La tuta è un unico indumento composto da pantaloni, copertura del torace e bretelle o bretelle. Sono in genere un indumento utilitario indossato come una sorta di protezione in varie occupazioni, tra cui lavori agricoli e ferroviari, corse automobilistiche e lavori militari. Alcune persone indossano il capo come una dichiarazione di moda o per comodità piuttosto che per lavoro. Un indumento simile, che copre l’intero busto e le braccia in alto, è talvolta indicato con questo nome, sebbene sia più spesso chiamato tuta.
Una varietà di materiali può essere utilizzata per realizzare tute, ma il denim è forse il più comune. Chiamato salopette in Inghilterra dopo il tessuto indiano che è stato il precursore del denim, questo tipo divenne popolare tra i marinai britannici e i ferrovieri negli Stati Uniti nel 19° secolo. I blue jeans moderni sono talvolta chiamati anche salopette e sono nati anche come abbigliamento da lavoro. Le salopette di jeans sono diventate più comuni come abbigliamento quotidiano, in particolare per i giovani, e sono disponibili molti colori e stili diversi.
La funzione spesso determina il tessuto utilizzato per realizzare le tute. Piloti di auto da corsa e drag racer indossano abiti realizzati con un tessuto ignifugo, come lana o Nomex®, per proteggerli in caso di incidenti. Anche quelli indossati dai membri dell’esercito sono comunemente ignifughi. Gli operai, i meccanici, i marinai e simili tipi di lavoratori possono indossare tute protettive, o tute da lavoro, in cotone o nylon. Questi abiti sono solitamente indossati sopra abiti da strada, mentre le tute sono tipicamente indossate sopra mutandoni e una camicia, o solo una camicia.
In Svezia e Finlandia, molti studenti universitari indossano tute speciali note come tute da studente. Gli studenti di ingegneria più spesso li indossano, ma alcuni studenti in altri campi di studio hanno adottato la pratica. Agli studenti vengono assegnati colori diversi, a seconda del loro programma accademico specifico, e fanno propria l’uniforme aggiungendo bottoni, toppe e così via relativi ai loro interessi politici e personali, diventando una sorta di album ambulante. Gli studenti possono anche scambiare tra loro pezzi dei loro indumenti.