Qual è stato lo tsunami nell’Oceano Indiano del 2004?

Lo tsunami dell’Oceano Indiano del 2004 è stato un evento catastrofico associato al terremoto dell’Oceano Indiano del 2004, il secondo più grande mai registrato da un sismografo. Il terremoto è durato circa nove minuti, il più lungo mai registrato, e ha avuto una magnitudo sulla scala Richter di 9.3, ed è stato il secondo terremoto più grave dal 1737. Il suo epicentro è stato al largo della costa occidentale di Sumatra, in Indonesia. L’immensa quantità di energia rilasciata ha causato lo tsunami nell’Oceano Indiano del 2004, che ha ucciso oltre 225,000 persone in undici paesi e ha causato onde alte fino a 30 m (100 piedi). La scossa del terremoto stesso è stata avvertita in Bangladesh, India, Malesia, Myanmar, Thailandia, Singapore e Maldive. La forza primaria dello tsunami è stata avvertita nelle nazioni della costa del Golfo del Bengala, a est dell’India.

Lo tsunami del 2004 nell’Oceano Indiano è stato il settimo disastro naturale più mortale della storia, superato solo da un altro terremoto, due cicloni e tre inondazioni. Lo tsunami nell’Oceano Indiano ha distrutto molte migliaia di case e lasciato centinaia di migliaia di persone senza casa, soprattutto in Indonesia, Sri Lanka, India e Thailandia. La comunità internazionale ha risposto donando più di 7 miliardi di dollari (2004 dollari USA) in aiuti umanitari e trasportando rifornimenti tramite jumbo jet. A partire dal 2008, la ricostruzione economica in alcune zone costiere è ancora in corso.

Lo tsunami nell’Oceano Indiano è stato causato da quello che viene chiamato un terremoto megathrust, in cui una placca tettonica scivola sotto (subduce) un’altra. Nel terremoto dell’Oceano Indiano del 2004, la placca dell’India è subdotta sotto la placca della Birmania, per oltre 8-10 minuti, per una lunghezza di 1600 km (1000 mi), con un movimento totale di 35 m (108 piedi). Questo ha rilasciato energia equivalente a 26.3 megatoni di TNT, oltre 1502 volte quella della bomba atomica di Hiroshima, ma inferiore a quella della più grande arma nucleare mai fatta esplodere. L’evento è stato seguito da numerose scosse di assestamento che hanno scosso quotidianamente l’area circostante per i successivi tre o quattro mesi.