Che cos’è un’assegnazione collaterale?

L’assegnazione collaterale è il trasferimento dei diritti di proprietà di un bene da un mutuatario a un prestatore, in cambio della concessione di un qualche tipo di prestito. Spesso, il mutuatario mantiene il possesso del bene, con la consapevolezza che l’uso o la disposizione di tale bene devono essere gestiti con il consenso e l’approvazione del prestatore. Una volta che il prestito è stato interamente rimborsato, il prestatore rinuncia alla cessione della garanzia e il mutuatario ha di nuovo la piena proprietà e il controllo del bene.

I termini relativi all’assegnazione della garanzia in una situazione di prestito varieranno leggermente, in base alle leggi e ai regolamenti prevalenti che si applicano nell’area in cui è stabilito il prestito e alle disposizioni che sia il prestatore che il mutuatario accettano di includere nel contratto di prestito. Una volta stabilite, entrambe le parti si impegnano a svolgere compiti e responsabilità specifici che eserciteranno fintanto che il contratto è in vigore. Ciò include il processo di gestione dell’assegnazione delle garanzie secondo i termini specificati nel contratto di prestito.

Un incarico di garanzia è uno dei mezzi con cui il grado di rischio assunto dal prestatore è ridotto al minimo. Nel caso in cui il debitore sia inadempiente sul prestito, il prestatore può esercitare i propri diritti sull’attività promessa in garanzia e utilizzare i proventi della vendita di tale attività per regolare il saldo residuo del debito, oltre a qualsiasi spesa sostenuta come a seguito di tentativi di raccolta. A seconda dei termini del contratto, il prestatore potrebbe essere in grado di trattenere eventuali fondi aggiuntivi generati dalla vendita del bene, o potrebbe essere richiesto di inoltrare tali fondi aggiuntivi al proprietario originale.

Un esempio comune di cessione di garanzie ha a che fare con l’uso di una polizza assicurativa sulla vita come garanzia per un prestito. I finanziatori spesso accettano il valore in contanti della polizza come garanzia per un prestito. Una volta che il mutuatario ripaga interamente il prestito, il prestatore rinuncia a qualsiasi diritto sul valore in contanti della polizza. Nel caso in cui il mutuatario decada prima che venga rimborsato l’intero importo del prestito, il prestatore generalmente riceve la parte dei proventi della polizza necessaria per estinguere l’intero prestito. Gli eventuali proventi rimanenti vengono quindi inoltrati al beneficiario indicato nella polizza, liquidando così uno dei debiti che altrimenti rimarrebbero pagati dal patrimonio della parte deceduta.