C’è una cura per il diabete?

Attualmente, non esiste una cura per il diabete, sebbene esistano trattamenti che possono aiutare le persone a mantenere una vita normale. Molto spesso, l’insulina o un altro farmaco che aumenta la produzione naturale di insulina o diminuisce il rilascio di glucosio può essere usato per curare la malattia. Tuttavia, non tutti i casi rispondono bene a questi farmaci.
Coloro che soffrono di diabete non possono produrre la propria insulina, e quindi hanno bisogno di iniettarla per mantenere sani i livelli di zucchero nel sangue nel corpo, oppure i loro corpi non rispondono ad essa in modo molto efficace. Nel diabete di tipo 1, l’insulina viene effettivamente distrutta dall’organismo, il che può essere estremamente dannoso per la salute della persona.

L’insulina viene trasportata in piccole cellule chiamate isole e sono iniziati gli studi per valutare se le isole donatrici potrebbero fornire una cura per il diabete. Il primo studio sul trapianto di isole ha valutato solo due pazienti in Nuova Zelanda a cui erano state somministrate isole da un donatore di suini. I risultati originali suggerivano la possibilità di fare più test sul trapianto di isole, sebbene nessuno dei soggetti fosse in grado di porre fine completamente alla propria dipendenza dall’insulina. Il test non ha curato il diabete, ma il numero di isole trapiantate era inferiore a quello che il corpo avrebbe normalmente richiesto, quindi questa tecnica è ancora promettente.

Il 28 settembre 2006, il New England Journal of Medicine ha pubblicato i risultati di uno studio più completo sulla “cura” delle isole per il diabete. Le isole sono state trapiantate da donatori umani deceduti e i test sono stati condotti in diverse località del mondo su 36 pazienti. In questo test, che è ancora un piccolo campione di pazienti, il 44% dei pazienti viveva indipendentemente dall’insulina dopo un anno. Un altro 28% aveva isole parzialmente funzionanti ed era in grado di ridurre l’assunzione di insulina. Il restante 28% non aveva isole trapiantate dal vivo alla fine di un anno.

Lo studio è continuato per un anno oltre questo punto e i risultati sono stati meno promettenti. Entro due anni, il 76% del gruppo ha richiesto l’insulina. Solo cinque delle prime 36 persone testate sono state in grado di rimanere indipendenti dall’insulina dopo due anni. Sebbene il risultato non sia una cura miracolosa per il diabete, suggerisce che la dipendenza dall’insulina potrebbe essere ridotta dal trapianto di isole nelle persone con diabete di tipo 1. Lo studio non ha esaminato le persone con diabete di tipo 2.

Il trapianto di isole rimane un trattamento, non una cura, a meno che gli scienziati non possano ricalcolare il numero di isole trapiantate e apportare modifiche che consentirebbero a una maggiore quantità di partecipanti di diventare indipendenti dall’insulina. Senza dubbio, la ricerca continuerà a progredire lungo queste linee, con un numero forse maggiore di partecipanti a tali test. I ricercatori medici continuano anche a esaminare altri possibili metodi, come il trapianto di pancreas, che alla fine potrebbero fornire una cura per il diabete.