L’aerodinamica della bicicletta è lo studio e la pratica per rendere sia il ciclista che la bicicletta stessa il più aerodinamici possibile per ridurre la resistenza al vento e trascinarli durante una pedalata. L’aerodinamica è essenzialmente lo studio del movimento dell’aria e l’aerodinamica della bicicletta si concentra sul far muovere l’aria più agevolmente oltre un ciclista mentre lui o lei si sta muovendo ad alta velocità. Il trascinamento creato dall’aria che passa sopra il pilota può rallentare il pilota, a volte facendo la differenza tra una vittoria e una perdita in una gara. L’abbigliamento, i caschi e le biciclette stesse sono spesso progettati pensando all’aerodinamica.
Alcune parti della bicicletta possono essere progettate in modo tale da ridurre la resistenza. Questo aspetto dell’aerodinamica della bicicletta è forse la pratica più importante e costosa, poiché il telaio stesso della bicicletta viene spesso modificato o progettato in modo tale da ridurre la resistenza. I telai in fibra di carbonio, ad esempio, possono essere modellati in modo tale che i tubi del telaio aiutino a guidare l’aria intorno alla bici e al ciclista anziché che si scontrino con ampie superfici e rallentino il ciclista. Le ruote possono anche essere modificate o progettate per ridurre la resistenza aerodinamica; i raggi delle ruote possono essere a lama, il che significa che sono piatti su entrambi i lati. Quando i lati più stretti dei raggi si dirigono verso il vento, la resistenza si riduce, poiché l’aria può muoversi rapidamente oltre i raggi invece di scontrarsi con essi.
Altri fattori che possono influenzare l’aerodinamica della bicicletta sono l’abbigliamento da ciclismo, gli accessori e il ciclista stesso. I caschi sono spesso progettati tenendo presente l’aerodinamica della bicicletta e alcuni caschi sono progettati specificamente per determinati eventi ciclistici, come la cronometro, in cui il ciclista deve andare il più velocemente possibile per un periodo di tempo più breve. Il casco sarà generalmente liscio e presenterà un’ala o un becco che si estende all’indietro in linea con la colonna vertebrale del pilota per aiutare l’aria a muoversi più efficacemente oltre la testa del pilota.
Il ciclista stesso siederà spesso in determinate posizioni per ridurre la resistenza. Il cavaliere può sedersi con le braccia e le spalle piegate verso l’interno per evitare che l’aria venga intrappolata nelle braccia o nella parte più ampia del torace. Il cavaliere può spesso curvarsi in avanti con la testa abbassata per consentire all’aria di colpire le spalle e rotolare giù dalla schiena, piuttosto che avere l’aria che colpisce il petto.