Il puntinismo è una tecnica pittorica che prevede l’aggiunta di piccoli punti o linee di colore su una tela. Il termine “puntinismo” era in realtà un peggiorativo coniato dai critici di questo stile di pittura negli anni ottanta del XIX secolo; tecnicamente, le opere d’arte pointillist sono considerate nella scuola di pittura neoimpressionista. Uno dei più famosi esempi di puntinismo si trova nel dipinto Sunday Afternoon sull’isola La Grande Jatte, dipinto da Georges Seurat alla fine del 1880. Le opere di Pointillist sono piuttosto distintive e otticamente sono molto interessanti perché si basano su trucchi per l’occhio e la mente.
Separando la vernice in piccoli punti di colore, gli artisti rompono le loro vernici nei loro elementi più elementari. Da vicino, un dipinto di pointillist può sembrare leggermente confuso, ma quando lo spettatore indietreggia, l’immagine viene messa a fuoco. Questo perché gli occhi e la mente lavorano insieme per fondere i punti di colore in un’immagine liscia, proprio come le persone interpretano i pixel sullo schermo di un computer come una singola immagine. In effetti, il puntinismo è molto simile al processo di stampa Cyan Magenta Yellow Key o Black (CMYK) utilizzato per produrre molti materiali stampati; questo può essere visto ingrandendo una pagina in una rivista per vedere i singoli punti di colore su cui gli occhi e il cervello si lisciano.
Oltre a Georges Seurat, il movimento neoimpressionista era guidato da Henri-Edmond Cross e Paul Signac, due artisti che lavorarono alla fine del XIX secolo. Questa scuola d’arte potrebbe essere stata derivata dalla scuola, ma si è espansa radicalmente sui concetti di cui si occupavano gli impressionisti. Le opere neoimpressioniste sono contrassegnate da usi insoliti e interessanti di colore, forme e linee che le rendono molto riconoscibili per gli studenti di storia dell’arte. Il rivoluzionario lavoro del movimento impressionista in termini di uso della luce, della materia e del colore ha certamente gettato le basi per i neoimpressionisti, ma lo hanno portato oltre, spingendo oltre i confini della pittura.
Il puntinismo a volte può anche essere chiamato Divisionismo o Cromoluminarismo, facendo riferimento ai termini usati dallo stesso Seurat. Seurat credeva che la pittura e l’arte potessero essere affrontate scientificamente, basandosi sulle regole dell’ottica e della percezione per portare dinamismo e sensibilità al suo lavoro. Il pittore ha anche capito che l’uso di colori caldi potrebbe rendere un pezzo più amichevole e felice, mentre i colori scuri e le linee frastagliate potrebbero cambiare completamente l’umore di un pezzo.