Che cos’è la meditazione del terzo occhio?

La meditazione del terzo occhio è una tecnica con cui il praticante tenta di espandere la consapevolezza rimuovendo strati di disillusione dalla mente. Si crede che questo riposi nel terzo occhio, che è la ghiandola pituitaria che riposa nella testa, nell’area tra le sopracciglia. Il metodo viene utilizzato come parte aggiuntiva della pratica regolare della meditazione.
Si ritiene che la meditazione del terzo occhio ripristini la consapevolezza universale che le persone hanno naturalmente da bambini. La pratica ha lo scopo di riportare la purezza del pensiero da quel momento della vita, quando l’individuo non aveva conoscenza delle etichette e dei limiti che contengono. Ad esempio, un bambino non conoscerebbe il nome di una pianta o le proprietà che conteneva, e quindi le sue possibilità si espandono oltre la saggezza convenzionale degli adulti. Il bambino potrebbe immaginarlo come molte cose e quindi rimanere aperto e libero da potenziali paure dovute a potenziali etichette attaccate a quella pianta.

In pratica, la meditazione del terzo occhio lavora per rimuovere il blocco spirituale dall’area in modo che la purezza della mente e una consapevolezza universale possano essere raggiunte. Con ogni sessione di pratica, un altro strato viene rimosso dall’occhio, come uno strato di polvere. L’idea è che questo blocco venga costantemente rimosso fino a quando il terzo occhio può vedere con completa chiarezza.

Molti praticanti del metodo del terzo occhio inizieranno utilizzando metodi di meditazione standard come sedersi in una posizione rilassata ma eretta e respirare lentamente e profondamente con gli occhi chiusi. È quindi comune a questo punto lasciare la mente libera dal pensiero. I praticanti possono quindi concentrarsi su diversi chakra, o centri energetici, nel corpo.

Al centro della pratica della meditazione del terzo occhio c’è il focus sull’area tra le sopracciglia. Una volta che il praticante è adeguatamente rilassato, può guardare fisicamente in alto o semplicemente immaginare il punto. Entrambi i metodi possono essere provati nelle prime fasi della pratica, ma uno è tipicamente scelto per la meditazione del terzo occhio a lungo termine. Una volta raggiunta la focalizzazione sull’area, si ritiene che la luce emanerà dall’area, fornendo chiarezza e pace.

Oltre al risveglio spirituale, si ritiene che la meditazione del terzo occhio abbia anche alcune applicazioni pratiche. Si ritiene che la pratica sia una buona tecnica di rilassamento e antistress. Questo è principalmente perché si concentra sulla rimozione dei limiti e delle ansie che causano tensione.