Che cos’è l’Accordo della Mecca?

L’Accordo della Mecca, noto anche come “Dichiarazione della Mecca”, è un accordo tra due fazioni di potere palestinesi, Hamas e Fatah. All’epoca dell’Accordo della Mecca, Hamas era rappresentato da Khaled Mashaal e dal Primo Ministro palestinese, Ismail Haniya. Fatah era rappresentato da Mahmoud Abbas, il presidente dell’Autorità palestinese, e anche da un membro del parlamento palestinese, Mohammed Dahlan.

Le clausole finali dell’Accordo della Mecca sono state negoziate attraverso colloqui tra i rappresentanti di Hamas e Fatah, durati più di una settimana, e si sono svolti nella città saudita della Mecca. Gli obiettivi primari dell’Accordo della Mecca erano porre fine ai violenti combattimenti tra le due fazioni, nonché formare un nuovo governo palestinese basato sull’unità nazionale. I combattimenti, divenuti sempre più violenti nell’anno precedente l’Accordo della Mecca, si erano concentrati nelle aree della Cisgiordania e della Striscia di Gaza.

Il leader di Hamas Khaled Mashaal e il leader di Fatah Mahmoud Abbas sono apparsi in una cerimonia pubblica l’8 febbraio 2007 nella città della Mecca. Qui i due firmarono l’Accordo della Mecca e annunciarono ulteriori obiettivi detenuti dalle rispettive parti. Mashaal ha chiesto la fine immediata delle violenze tra Hamas e Fatah, mentre Abbas ha implorato il governo appena delegato di aderire ai precedenti accordi tra la Palestina e il suo territorio rivale, Israele.

Il nuovo governo delegato dall’Accordo della Mecca ha permesso a Ismail Haniya di rimanere Primo Ministro. Le posizioni all’interno del governo palestinese sono state divise tra Hamas, Fatah e altri quattro gruppi palestinesi, mentre le aree della finanza, degli interni e degli affari esteri sono state delegate a partiti indipendenti. Forse in modo deludente per la comunità internazionale, l’Accordo della Mecca non ha fatto menzione specifica di Israele, né di alcun piano per riconoscere la legittimità territoriale israeliana.

Nel giugno 2007, l’Accordo della Mecca sembrava essersi sbriciolato. L’allora presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, aveva destituito il governo unificato dettato dall’Accordo della Mecca. Le tensioni tra Hamas e Fatah sono nuovamente esplose in crisi, spingendo ministri arabi e capi di altri paesi arabi a convocare riunioni di emergenza. I portavoce dell’Arabia Saudita, che aveva mediato l’Accordo della Mecca, hanno chiesto alle fazioni palestinesi di aderire nuovamente ai termini ivi negoziati. Il ministro degli Esteri saudita Saud al-Faisal ha anche affermato che il riemergere del conflitto tra Hamas e Fatah ha servito gli interessi territoriali di Israele, ed è stato quindi controproducente per entrambi i gruppi palestinesi.