L’algacoltura è una tecnica utilizzata per coltivare alcuni tipi di alghe, principalmente microalghe come il fitoplancton, che sono facili da coltivare in condizioni controllate. Esistono svariati usi per le alghe, sia selvatiche che coltivate, rendendo l’algacoltura una linea di ricerca potenzialmente redditizia in alcune regioni del mondo. Diverse aziende hanno fattorie di algacoltura attive e molte vendono anche forniture a persone che vogliono coltivare le proprie alghe a casa.
Questa tecnica è considerata un ramo all’interno della più ampia famiglia di acquacoltura, la coltivazione di organismi acquatici. L’acquacoltura può essere una sfida, poiché le persone devono essere in grado di replicare le condizioni naturali necessarie a tali organismi in ambienti strettamente controllati generando al contempo un profitto. Non tutte le creature sono adatte per l’acquacoltura; le microalghe sembrano fare molto bene nelle strutture di algacoltura, portando i biologi a credere che abbia grandi promesse.
In una struttura di algacoltura, gli agricoltori creano un ambiente contenuto con un mezzo di crescita nutriente e un substrato su cui crescere, e quindi “seminano” con le alghe. Le alghe possono essere raccolte in vari modi; molte strutture di algacoltura usano comodi schermi come mezzo di crescita, semplicemente estraendo gli schermi quando si riempiono di alghe. In una fattoria ben tenuta, si potrebbero rendere possibili raccolti regolari con l’uso di penne rotanti, garantendo un raccolto tutto l’anno.
Uno degli usi più ovvi dell’algacoltura è per integratori alimentari e alimenti, dato che le alghe sono state utilizzate come parte della dieta umana in molte regioni del mondo per secoli. Le alghe possono anche essere utilizzate per produrre bioplastiche, carburanti e alcuni prodotti farmaceutici; l’ambiente controllato aumenta l’efficienza, garantendo che vengano coltivate solo le alghe più adatte e consentendo alle aziende agricole di produrre abbastanza alghe per rendere redditizia la raccolta delle alghe. L’alto volume consente inoltre alle persone di investire nella ricerca e nelle attrezzature necessarie per utilizzare le alghe.
Le fattorie di alghe possono anche essere potenzialmente utilizzate per mitigare l’inquinamento. Nelle aree in cui nutrienti eccessivi entrano nell’oceano, ad esempio, è possibile creare strutture di algacoltura per assorbire i nutrienti mentre si produce un prodotto utile, prevenendo in tal modo le morti in mare aperto. Molte specie di alghe possono anche trattare sostanze inquinanti come fuoriuscite di petrolio e sostanze chimiche, quindi le fattorie mobili di alghe potrebbero essere utilizzate per rispondere a fuoriuscite e altri problemi di inquinamento, con le alghe risultanti utilizzate in una dimensione non alimentare.