L’intelligenza artificiale, nota anche come AI, è una sottodisciplina nel campo dell’informatica. L’obiettivo principale di questo vasto dominio è creare agenti intelligenti, ovvero creare software, o una combinazione di software e hardware, in grado di osservare e analizzare l’ambiente in cui è presente. Gli informatici hanno classificato l’intelligenza artificiale in due aree generali: AI forte e AI debole. L’intelligenza artificiale forte si riferisce all’intelligenza computazionale che corrisponde o supera l’intelligenza umana in un’area specifica. L’intelligenza artificiale debole si riferisce all’intelligenza computazionale che non è progettata per corrispondere all’intelligenza di un essere umano per un dato compito.
Il concetto principale nell’intelligenza artificiale è “agente intelligente” – un dispositivo computazionale, hardware o software o una combinazione di entrambi, progettato per eseguire un compito specifico che potrebbe essere di natura molto semplice o molto complessa. Indipendentemente dalla complessità del compito designato, le funzioni sottostanti dell’agente intelligente sono governate dalla matematica e dalla fisica, più o meno come in tutte le altre aree dell’informatica. Un agente intelligente basato su hardware potrebbe essere un dispositivo robotico, con hardware di elaborazione centrale e sensori, progettato per replicare il comportamento di una formica, ad esempio. Un agente basato su software potrebbe essere un’applicazione software progettata per interpretare il linguaggio umano naturale e quindi eseguire un’azione. Gli agenti intelligenti potrebbero essere sviluppati per applicazioni AI forti o AI deboli; c’è una vasta portata e utilità e una serie di diverse applicazioni pratiche sia per l’IA forte che per l’IA debole.
L’intelligenza artificiale è un argomento molto complesso e ci sono molte aree tematiche all’interno del campo. Uno degli obiettivi principali nel campo dell’intelligenza artificiale è creare un’intelligenza artificiale che corrisponda o superi quella della mente umana. Replicare la coscienza soggettiva umana è un obiettivo che molti filosofi e scienziati informatici ritengono impossibile da raggiungere, principalmente perché la coscienza umana è un’area così controversa, in cui ci sono pochissimi assoluti. Tuttavia, gli scienziati informatici e i ricercatori di intelligenza artificiale si stanno sforzando di replicare il funzionamento del cervello umano – che si presume, da molti, sia la fonte della coscienza umana – utilizzando tecnologie di supercomputer, che sono in grado di eseguire trilioni di calcoli matematici al secondo. .