L’interferometria olografica è una tecnica di misurazione che studia i cambiamenti nella struttura superficiale di un oggetto. La luce laser riflessa da un oggetto viene registrata in un ologramma come registrazione tridimensionale in seguito ricostruita nei minimi dettagli. Questa registrazione può essere paragonata all’oggetto originale o ad altre esposizioni olografiche di quell’oggetto. Se confrontato, il cambiamento nella superficie sarà indicato da motivi di interferenza a frange o strisce. Questi modelli vengono prodotti quando le onde luminose riflesse da un oggetto differiscono a causa dello spostamento della superficie, interferendo l’una con l’altra.
L’uso di ologrammi conferisce a questo un vantaggio unico rispetto ai metodi convenzionali di interferometria ottica. I cambiamenti strutturali possono essere studiati in un confronto diretto tra ologrammi realizzati dell’oggetto in tempi diversi in condizioni variabili. Le informazioni registrate riguardano l’intera superficie di un oggetto. Gli effetti di spostamento dell’oggetto nel suo insieme possono quindi essere osservati.
Ci sono tre metodi di base dell’interferometria olografica. Questi includono metodi in tempo reale, esposizione multipla e media temporale. È possibile utilizzare laser di quasi tutte le lunghezze d’onda. I laser continui vengono generalmente utilizzati per l’esame in tempo reale dei cambiamenti e del movimento della superficie. I laser a impulsi sono utilizzati al meglio nello studio di fenomeni in rapida evoluzione.
L’interferometria olografica in tempo reale consente l’osservazione immediata di piccoli cambiamenti in un oggetto sottoposto a stress. Un ologramma dell’oggetto da studiare viene sovrapposto all’oggetto stesso. Se l’oggetto è ora soggetto a fattori di stress, qualsiasi deformazione della superficie verrà osservata come pattern di interferenza marginale. La misurazione di questi modelli rivela l’entità e la direzione della deformazione con dettagli precisi.
Le tecniche di esposizione multipla fanno uso di due o più esposizioni olografiche. L’ologramma iniziale è dell’oggetto a riposo. Ulteriori esposizioni vengono effettuate e registrate nella stessa immagine, in quanto l’oggetto in esame è sottoposto a un particolare fattore di stress. L’immagine olografica finale raffigura il cambiamento nello spostamento della superficie nel corso del test. I laser a impulsi possono essere cronometrati per registrare intervalli di test critici o il cambiamento di stato di un oggetto.
Nel metodo della media temporale, viene creato un ologramma mentre un oggetto è sottoposto a sollecitazioni periodiche anziché continue. Il risultato è un’immagine del modello di vibrazione dell’oggetto. L’interferometria olografica consente una misurazione molto precisa di complessi modelli vibrazionali.
Ciascuno di questi metodi mostra la forma, la dimensione e la direzione dello spostamento della superficie. La precisione dell’interferometria olografica consente di raccogliere dati significativi da prove non distruttive. Ciò rende la tecnica particolarmente adatta per l’ispezione del controllo qualità. L’esatta conservazione dei dati in forma olografica consente una facile conversione in formato digitale e l’esame informatizzato.