Che cos’è una frattura patologica?

Una frattura patologica è una rottura di un osso che si verifica a causa di una malattia sottostante anziché di un trauma fisico diretto o di un impatto. In effetti, la maggior parte delle fratture patologiche si verificano spontaneamente durante la normale attività o dopo una lesione lieve che normalmente non porterebbe alla rottura di un osso nella maggior parte delle persone. La causa più frequente è una significativa perdita di densità ossea dovuta allo sviluppo dell’osteoporosi. Tuttavia, ci sono molte altre condizioni che possono portare a una frattura patologica, inclusi disturbi metabolici, deformità ossee genetiche, infezioni, tumori benigni e cisti e tumori che hanno metastatizzato all’osso.

La prevenzione è importante per una serie di motivi, non ultimo l’evitare il dolore e la ridotta mobilità. Tuttavia, per coloro che potrebbero essere maggiormente a rischio, adottare un approccio proattivo per ridurre la probabilità che si verifichi una frattura patologica si traduce anche in un minor numero di interventi chirurgici e lunghe degenze ospedaliere. Si raccomanda uno screening regolare per i pazienti che presentano uno dei fattori di rischio precedentemente menzionati, in particolare se vi è motivo di sospettare lesioni scheletriche.

Spesso, l’unico sintomo che si manifesta è il dolore localizzato che non risponde ai farmaci antinfiammatori o antidolorifici. Inoltre, va notato che il dolore da lesioni scheletriche potrebbe inizialmente essere attribuito ad altre condizioni e trascurato. Ad esempio, le metastasi che colpiscono il midollo spinale o la regione pelvica sono spesso attribuite erroneamente alla sciatica.

Le misure diagnostiche utilizzate per rilevare le fratture patologiche iniziano in genere con gli esami del sangue. Elevati livelli di proteina c-reattiva e sedimentazione eritrocitaria, ad esempio, indicano la presenza di una condizione infiammatoria cronica. L’analisi delle urine può anche essere eseguita per valutare i livelli di n-telopeptici, che funge da indicatore del tasso di deterioramento del collagene nell’osso.

Di solito seguono le scansioni di risonanza magnetica (MRI) e tomografia computerizzata (TC), che rivelano rispettivamente il tasso di sostituzione del midollo e i dettagli della struttura ossea. Quando si sospetta la formazione di un tumore da questi test, può essere eseguita una scansione con radionuclidi dell’intero corpo per individuare punti specifici in cui è più probabile che si trovi una frattura patologica o che si verifichi in un momento successivo.

Il trattamento varia con ogni individuo. In alcuni casi, può essere necessaria la chemioterapia o le radiazioni per ridurre i tumori. I pazienti che presentano una frattura patologica a causa di metastasi ossee associate al cancro al seno sono spesso trattati con bifosfonati. Può essere indicato anche un intervento chirurgico. Ad esempio, alcuni pazienti possono trarre beneficio dalla fissazione profilattica del sito della frattura con cemento osseo e barre, mentre altri possono ricevere una protesi artificiale per sostituire l’osso difettoso.