Un’asta in dollari è il nome di un gioco sequenziale di somma diversa da zero progettato per illustrare i fenomeni in cui i giocatori finiscono per prendere decisioni irrazionali basate su una scelta razionale. Il gioco inizia quando il banditore si offre di vendere $ 1 Dollaro USA (USD) all’asta con due clausole: ogni offerta deve essere superiore alla precedente e anche il secondo miglior offerente deve pagare la propria offerta. Se l’offerta vincente è $ 0,99 USD e l’offerta perdente è $ 0,98 USD, entrambi gli offerenti pagano le rispettive offerte.
La novità del gioco è che quando le offerte aumentano, l’attenzione si sposta dal raggiungimento del massimo guadagno alla riduzione al minimo delle perdite. L’asta del dollaro potrebbe iniziare con offerte di $ 0,01 USD e $ 0,02 USD, ma poiché le offerte si avvicinano a $ 1 USD, l’attenzione si sposta. Se l’offerta alta è pari o superiore a $ 1 USD, il secondo miglior offerente potrebbe aumentare l’offerta per ridurre al minimo la perdita. Se quell’offerente vince, lui o lei avrà $ 1 USD per compensare l’offerta. Il gioco effettivo potrebbe avere partecipanti che offrono $ 3 USD o più per una singola banconota da un dollaro.
Progettato da Martin Shubik, che lo descrisse in un articolo nel 1971, fu il suo tentativo di determinare se la dipendenza potesse essere introdotta nella teoria dei giochi. La teoria dei giochi è l’insieme di concetti che descrivono l’interazione strategica tra le parti per ottenere risultati o guadagni vincenti. È ampiamente usato nel campo della microeconomia. Un gioco a somma zero è dove guadagni e perdite sono pari a zero, come quando una parte guadagna 10 e l’altra parte perde 10.
Il paradosso nell’asta del dollaro è che ogni offerente sta calcolando per ottenere il vantaggio, ma gli offerenti continuano a perdere sempre di più man mano che l’asta procede. È paragonabile a un’asta a pagamento, che, come suggerisce il nome, fa pagare tutti gli offerenti. Lobbying politico è un esempio di questo, in cui tutti i lobbisti pagano i costi e, come l’asta del dollaro, solo uno sarà il chiaro “vincitore”.
In un esempio più ampio e insidioso, il principio alla base dell’asta del dollaro è stato applicato a quella che viene definita una guerra di logoramento. In una guerra di logoramento, l’obiettivo non è quello di vincere una battaglia o una vittoria decisiva, ma di infliggere sistematicamente il maggior costo di manodopera e risorse all’avversario. Il parallelo è ovvio, perché l’offerente con la maggiore quantità di denaro sarà in grado di esaurire le riserve dell’avversario. Entrambi perderanno denaro, ma il vincitore che supera l’offerta del perdente per l’importo minimo possibile perderà quasi un dollaro in meno del secondo miglior offerente.