La crescita di tessuti anormali come cancri e tumori nel corpo è spesso supportata da un apporto di sangue. Un’opzione nel trattamento del tumore o del cancro è quella di tagliare il flusso di sangue al tessuto malato. Questa procedura è nota come embolizzazione arteriosa. L’embolizzazione arteriosa comporta l’inserimento di fili o particelle arrotolati nell’arteria, o più arterie, che forniscono sangue al tumore per favorirne l’occlusione. Questo è usato per gestire diversi disturbi, come il cancro del rene, il sanguinamento nei polmoni e i tumori del fibroma uterino.
L’embolizzazione arteriosa viene spesso eseguita nel reparto di radiologia dell’ospedale, dove vengono comunemente eseguiti i test di imaging. Dopo aver sedato il paziente, il medico trova un’arteria in cui inserire un catetere, o un tubo sottile, per accedere all’arteria che alimenta il tumore. Ad esempio, nell’embolizzazione arteriosa del fibroma uterino, il medico entra attraverso l’arteria femorale della gamba. Quindi applica l’anestesia locale nell’area e inserisce un ago nel punto in cui passa il catetere fino a raggiungere l’arteria bersaglio. Attraverso il catetere, piccole particelle vengono introdotte nell’arteria determinando l’interruzione del flusso sanguigno verso il tumore.
Una serie di raggi X viene solitamente eseguita durante la procedura, una prima dell’introduzione delle particelle e un’altra dopo la procedura per assicurarsi che il processo sia completo. Questo processo di embolizzazione arteriosa richiede spesso meno di due ore per terminare. Si consiglia quindi ai pazienti di rimanere in ospedale durante la notte per il monitoraggio.
La perdita di afflusso di sangue nel fibroma uterino e nel cancro del rene durante l’embolizzazione arteriosa spesso porta al restringimento del tumore. I tessuti sani negli organi generalmente non sono interessati dalla procedura. Ci sono pochi effetti collaterali che il paziente può sperimentare dopo l’embolizzazione arteriosa. Questi includono dolore, vomito, crampi e nausea, che sono spesso alleviati dai farmaci. Possono anche essere osservati lividi e sanguinamento nel sito della puntura.
I vantaggi dell’embolizzazione arteriosa nei pazienti con fibroma uterino includono una minima perdita di sangue, una minore invasione dei tessuti rispetto alla chirurgia a cielo aperto e basse possibilità di ricrescita del fibroma uterino. Questa procedura viene spesso utilizzata anche per il trattamento del cancro del rene che non può essere rimosso chirurgicamente. Si dice che aiuti ad alleviare i sintomi del cancro del rene a causa della diminuzione delle dimensioni del tumore. I pazienti con grave emottisi, il termine medico per espellere grandi quantità di sangue durante la tosse, possono anche essere trattati con l’embolizzazione delle arterie nei polmoni.