Chi è Telemann?

Nato a Magdeburgo, in Germania, nel 1681, Georg Phillipp Telemann era un compositore barocco autodidatta. Più famoso di Johann Sebastian Bach quando erano entrambi vivi, Telemann era anche un contemporaneo di Antonio Vivaldi e un amico di George Frideric Handel. Telemann è talvolta chiamato il compositore più prolifico di tutti i tempi, essendo accreditato con oltre 800 opere esistenti. Potrebbe aver scritto più di 3000 composizioni; ma molti di questi sono andati persi.

Il padre di Telemann morì nel 1685 e fu allevato da sua madre. All’età di 12 anni, aveva composto la sua prima opera e, in risposta, sua madre ha confiscato i suoi strumenti musicali e lo ha mandato in una nuova scuola per cercare di dissuaderlo da una carriera nella musica. Il piano fallì perché il talento di Telemann fu apprezzato dal sovrintendente della scuola e gli fu permesso di continuare i suoi studi musicali, anche se da solo.

Telemann passò al ginnasio e continuò la sua auto-insegnamento in musica, imparando a suonare strumenti nella famiglia di fiati, ottoni e archi, inclusi flauto dolce, violino, flauto e trombone. Iscrivendosi all’università di Lipsia con l’intento di studiare legge, i suoi servizi come compositore furono presto commissionati per le chiese di quella città e la sua carriera musicale iniziò a decollare.

Telemann fondò un Collegium Musicum per eseguire la sua musica e l’anno successivo divenne direttore del teatro dell’opera della città e cantore di una chiesa, con il suo successo nell’opera che causò amarezza a Johann Kuhnau, direttore della musica di Lipsia. Telemann proseguì nel 1705, assumendo la posizione di Kapellmeister a Sorau, dove rimase due anni e compose principalmente suite e aperture. Dopo diverse altre mosse, è stato nominato cantante solista nella corte di Eisenach, dove ha incontrato Johann Sebastian Bach.

Nel 1721, Telemann fu nominato alla carica che avrebbe ricoperto per il resto della sua carriera: divenne direttore musicale delle cinque chiese principali della città di Amburgo. Scrive due cantate a settimana e altra musica sacra, insegna teoria musicale e canto, dirige il collegium musicum locale e, per un certo periodo, dirige anche il teatro dell’opera locale. Telemann fece domanda per la posizione di Kuhnau a Lipsia quando divenne vacante, e gli fu offerta la posizione, ma la rifiutò, trasformando invece l’offerta a suo vantaggio utilizzandola per ottenere un aumento di stipendio ad Amburgo.

Intorno al 1740, gli interessi di Telemann si volsero verso la teoria, con un corrispondente declino nella sua composizione, ma durante questo periodo scrisse ancora oratori. L’interesse per l’opera di Telemann è diminuito dopo la sua morte, ma un’edizione critica della sua opera negli anni ’50 ha suscitato un risveglio di interesse e le sue opere sono ora comunemente riprodotte e registrate. Suite in la minore per flauto dolce, archi e basso continuo e concerto per viola in sol maggiore sono tra le sue opere più conosciute.