Zenobia era una regina guerriera siriana che conquistò l’Egitto nel III secolo. Dopo essere stata infine catturata e portata a Roma, Zenobia divenne una figura di spicco nella società romana e oggi è una figura famosa nella storia romana. Il suo volto è presente su alcune monete romane del III secolo, e compare anche in diverse statue conservate in vari musei che raccolgono reperti romani.
La data esatta della nascita di Zenobia non è nota, ma si presume che sia intorno al 240 d.C. Da giovane, sposò il re dell’impero palmireno nell’odierna Siria e, quando morì, divenne la regina. Come regina di Palmira, Zenobia lanciò una serie di offensive contro le nazioni vicine, catturando l’Egitto nel 269 ed espellendo le autorità romane. Regnò in Egitto fino al 274, quando fu catturata dall’imperatore Aureliano e riportata a Roma.
Zenobia fu fatta sfilare in catene d’oro a Roma come parte della parata della vittoria di Aureliano, ma a quanto pare l’imperatore ebbe pietà di lei, perché finì per liberarla, piuttosto che giustiziarla o imprigionarla. Le fu data una villa a Tibur, dove divenne un’importante filosofa e socialite romana. Apparentemente aveva anche diversi figli e diverse famiglie in Italia oggi affermano di far risalire la loro discendenza a Zenobia.
Poco si sa della vita di Zenobia a Roma, anche se i documenti indicano che sposò un senatore e ebbe diversi figli che finirono per sposarsi con altre importanti famiglie romane. Oggi Zenobia è venerata come una donna distinta e dignitosa che ha numerosi successi al suo nome.
Questa regina guerriera fu una delle tante che resistettero al dominio romano durante il periodo di massimo splendore dell’Impero Romano, e ovviamente ispirò altri in Africa e altri possedimenti romani a opporsi al dominio romano. Il fatto che alla fine sia diventata un membro rispettato e amato della società romana è forse un po’ ironico, dato il suo ruolo originale di tizzone infuocato che ha ispirato il suo popolo e ha guidato un esercito in Egitto.