La frase “troppo grande per fallire” è usata per descrivere le istituzioni finanziarie ritenute così critiche per la salute economica da non poter fallire se sviluppano problemi finanziari. Quando tali entità sembrano essere in difficoltà, può essere fornita assistenza governativa per aiutarle a correggere il problema e ristabilire se stesse. La politica economica di intervenire per prevenire il fallimento delle attività chiave è diventata oggetto di molte discussioni e dibattiti durante la crisi finanziaria degli anni 2000, quando i salvataggi governativi delle principali società e industrie sono stati utilizzati nel tentativo di stabilizzare l’economia.
Ci sono diversi argomenti dietro l’idea che un’azienda sia troppo grande per fallire. Il primo è che alcune aziende sono così grandi, possono costituire una parte significativa di un settore economico e il loro fallimento potrebbe causare il crash del settore, danneggiando l’economia. Inoltre, il fallimento di aziende grandi e piccole ha il potenziale per abbattere altre aziende con loro, poiché tutte le aziende mantengono relazioni professionali con partner come i fornitori. Quando una delle principali fonti di ordini scompare, un’azienda più piccola può rompersi e si crea un effetto a catena.
Inoltre, il fallimento delle grandi aziende è visto come un colpo alla fiducia dei consumatori. Quando un’azienda è troppo grande per fallire, svolge un ruolo di primo piano e gli investitori possono fare affidamento sulle fortune dell’azienda come fattore propulsivo per l’economia. Se la società fallisce, gli investitori possono andare nel panico, ritirarsi da altri investimenti e creare più problemi economici.
I critici del concetto sostengono che nessuna impresa dovrebbe essere così grande da poter causare danni economici se fallisce. Questi critici affermano che un modo migliore per gestire i principali fallimenti delle società sarebbe quello di limitarli rompendo le società, impedendole di diventare troppo grandi e permettendo alle aziende di fallire se si trovano in difficoltà economiche. Una sopravvivenza dell’approccio più adatto al benessere economico sostiene che le aziende non dovrebbero essere ricompensate per essere sull’orlo del fallimento con l’assistenza del governo.
L’applicazione di “troppo grande per fallire” era alquanto irregolare agli occhi di alcuni critici. Alcune grandi aziende che avrebbero potuto aspettarsi che l’assistenza del governo fosse autorizzata a fallire, mentre altre no. I critici hanno sottolineato il supporto selettivo per specifiche aziende e settori economici e hanno suggerito che ha interferito con le operazioni del libero mercato e ha minato la fiducia degli investitori.