I diritti di minoranza si riferiscono ai diritti di un individuo o di un gruppo che sono un piccolo numero rispetto al resto della popolazione. Nel contesto del diritto internazionale, i diritti delle minoranze riguardano principalmente le minoranze nazionali, etniche, religiose o linguistiche, ma esistono altri gruppi minoritari. I diritti delle minoranze cambiano regolarmente in concomitanza con lo status di minoranza, che è determinato dalla posizione. Ad esempio, un uomo ebreo negli Stati Uniti è considerato una minoranza religiosa, mentre lo stesso uomo in Israele farebbe parte della maggioranza.
Con una crescente consapevolezza globale e attenzione ai diritti umani, le Nazioni Unite (ONU) hanno fatto una dichiarazione sui diritti delle minoranze. La dichiarazione non è legge, ma molti paesi, in particolare le democrazie, sono obbligati ad aderire al suo contenuto perché hanno firmato dei trattati. Sebbene ci siano ancora molti paesi che violano gravemente i diritti umani, specialmente nel caso delle minoranze, la dichiarazione delle Nazioni Unite offre una spiegazione a tutto tondo dei diritti delle minoranze.
Adottata nel 1992, la Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche promuove a livello globale i diritti umani e la libertà individuale senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione. I diritti specifici delle minoranze menzionati nella dichiarazione includono il diritto per un gruppo di minoranza di trarre piacere dalla propria cultura, praticare la propria scelta di religione e utilizzare la propria lingua senza timore di discriminazioni.
La dichiarazione delle Nazioni Unite include anche che le persone che appartengono a gruppi minoritari hanno il diritto di partecipare a tutti gli aspetti della vita, comprese le attività culturali, religiose, sociali ed economiche. Inoltre, i gruppi di minoranza hanno il diritto di istituire e organizzare le proprie associazioni. Possono scegliere di esercitare o meno i propri diritti senza discriminazioni.
Le nazioni che aderiscono alla Dichiarazione delle Nazioni Unite sono obbligate a mettere in atto misure particolari per garantire i diritti delle minoranze. Quando le nazioni creano nuove leggi, programmi e politiche, devono farlo nel migliore interesse delle minoranze. Le nazioni devono anche creare condizioni favorevoli affinché le minoranze possano praticare la loro cultura, religione, costumi e lingua quando non violano la legge nazionale. La creazione di queste condizioni è spesso ottenuta attraverso l’istruzione.
Ad esempio, le nazioni devono includere opportunità per le minoranze di imparare la loro lingua madre e di essere istruite nella loro lingua madre. Inoltre, i paesi sono esortati a promuovere la conoscenza della cultura, della storia, della tradizione e della lingua delle minoranze all’interno del loro paese per incoraggiare relazioni pacifiche tra i gruppi minoritari e la maggioranza. Gli Stati sono anche incoraggiati a promuovere l’attività delle minoranze nell’ambito degli sviluppi economici e politici all’interno dei loro paesi.