Cosa sono i resistori a montaggio superficiale?

I resistori a montaggio superficiale sono resistori progettati e realizzati specificamente per essere saldati direttamente sulla superficie di un circuito stampato. Ciò è in contrasto con l’altra classe di resistori, i resistori a foro passante, i cui conduttori vengono inseriti attraverso i fori del circuito stampato e quindi saldati sulla scheda. I resistori a montaggio superficiale hanno guadagnato un’enorme popolarità nel settore dell’elettronica e hanno ampiamente sostituito i resistori a foro passante grazie alla loro estrema efficienza e facilità d’uso. Oltre ad essere di dimensioni più ridotte ea risparmiare spazio nel circuito, consentono un’estrema efficienza nel processo di automazione.

Una caratteristica chiave unica dei resistori a montaggio superficiale è che hanno cavi corti o nessun cavo. I resistori tipici di solito hanno due lunghi cavi attaccati alle loro estremità in modo che possano essere posizionati all’interno delle prese di una breadboard o essere inseriti attraverso i fori di un circuito stampato per il collegamento a un circuito. I resistori a montaggio superficiale sono collegati alla scheda posizionandoli direttamente sulla sua superficie, quindi i loro cavi sono, quindi, significativamente più corti. Molti resistori a montaggio superficiale sono, infatti, realizzati senza alcun cavo; invece, hanno linguette o contatti metallici sulle loro superfici inferiori per fungere da contatto elettrico. Ciò rende i resistori a montaggio superficiale vantaggiosi perché sono di dimensioni più ridotte e quindi occupano meno spazio su un circuito, portando a una maggiore densità del circuito.

Anche i resistori a montaggio superficiale sono unici perché hanno un diverso sistema di codifica per rappresentare il loro valore di resistenza. Invece di avere un codice colore per codificare il valore di resistenza, come fanno i resistori a foro passante, seguono un sistema di codifica numerico. In genere hanno tre numeri stampati su di essi, con i primi due numeri che rappresentano le cifre significative e il terzo numero è la potenza di 10 per cui i primi due numeri verranno moltiplicati per fornire il valore di resistenza totale. Quindi, ad esempio, se un resistore a montaggio superficiale ha “451” stampato su di esso, ad esempio, ha una resistenza di 450 ohm. Due eccezioni a questa regola sono i resistori con valori inferiori a 10 ohm, che utilizzano una “R” per rappresentare la posizione del punto decimale e i resistori di precisione, che utilizzano quattro cifre per rappresentare il valore di resistenza, le prime tre sono le cifre significative e il quarto è la potenza di 10 per cui i primi tre numeri saranno moltiplicati per dare il valore di resistenza totale.

Macchine specializzate per l’inserimento di resistori possono posizionare e collegare facilmente resistori a montaggio superficiale su un circuito stampato. Ciò riduce notevolmente i costi di manodopera di avere un tecnico che salda manualmente i componenti sulla scheda e aumenta significativamente i tassi di produzione. Questi vantaggi sono il motivo per cui i resistori a montaggio superficiale hanno continuato a essere sempre più utilizzati.