Il botulismo è un tipo di malattia paralitica spesso causata dal consumo di cibo contaminato. La malattia può essere fatale se non trattata e perlomeno può causare sintomi gravi che richiedono settimane o mesi di recupero. Fortunatamente, il botulismo è relativamente raro; negli Stati Uniti, ad esempio, ogni anno vengono segnalati ai Centers for Disease Control and Prevention circa 100 casi di malattia.
Gli esseri umani hanno lottato con il botulismo per secoli, come suggeriscono gli scritti dell’antica Grecia e di Roma. Nel 1700, i medici tedeschi finalmente collegarono il problema al cibo cattivo e nel 1824 la malattia era stata chiamata “botulismo” dopo la parola latina botulus per “salsiccia”. Le salsicce mal stagionate erano tra le principali cause di botulismo, come riflette il nome della malattia. Nel 1895, gli scienziati avevano isolato i batteri responsabili del botulismo, un passo fondamentale nella prevenzione e nel controllo della malattia.
La malattia è causata dalla tossina botulinica, secreta dai batteri del genere Clostridium. La tossina interferisce con il sistema nervoso centrale, causando visione distorta, nausea, vomito, affaticamento, difficoltà respiratorie, debolezza muscolare e paralisi definitiva. La malattia può essere trattata solo con un’antitossina, che impedirà al botulino di legarsi alle cellule del paziente. Problemi come l’infezione sistemica correlata al botulismo possono essere trattati con antibiotici, mentre nei pazienti con difficoltà respiratorie può essere utilizzato un ventilatore fino alla guarigione del paziente.
Il luogo ideale per la proliferazione della tossina è un ambiente poco acido e anaerobico come quello che si trova nei cibi in scatola. Se l’ambiente diventa ostile ai batteri, possono andare in letargo fino a quando non saranno nuovamente presenti condizioni favorevoli. Il tipo più comune di botulismo è il botulismo infantile, un’infezione nei bambini piccoli che sono particolarmente suscettibili alle spore di botulino nell’aria e nel suolo. Gli adulti possono anche contrarre il botulismo da alimenti contaminati, in particolare prodotti in scatola fatti in casa, e un numero molto limitato di casi è causato dalla colonizzazione batterica delle ferite della carne.
Questa forma di intossicazione alimentare non è del tutto prevenibile, ma esistono alcuni accorgimenti che possono ridurre il rischio di botulismo. Gli alimenti dovrebbero essere sempre maneggiati e conservati in conformità con le linee guida sulla sicurezza alimentare e le persone dovrebbero scartare gli alimenti che sembrano essere sospetti. Nel caso di cibi in scatola e conserve, se il contenitore è ammaccato o rigonfio, il cibo va buttato. Rari casi di botulismo sono stati causati da cose come oli d’oliva alle erbe, pesce conservato e patate al forno mal gestite, quindi i consumatori dovrebbero maneggiare questi alimenti con cura. Ai bambini non dovrebbe essere somministrato miele, poiché è noto che contiene spore di botulino.