Cos’è il disolfuro di carbonio?

Il disolfuro di carbonio è un liquido incolore o leggermente giallo a temperatura ambiente e ha un odore simile al cloroformio o all’etere. È volatile e infiammabile e viene utilizzato come solvente, insetticida, elemento costitutivo nella chimica organica e nella produzione di viscosa, cellophane e fibra di bambù. Il disolfuro di carbonio viene rilasciato naturalmente nell’atmosfera attraverso varie fonti, inclusi i processi metabolici delle piante, il decadimento delle feci animali, dai vulcani e anche come sottoprodotto della lavorazione del petrolio e del gas. Ogni anno vengono prodotti circa 1 milione di tonnellate (1 miliardo di kg) di solfuro di carbonio per l’uso nell’industria.

La formula per il disolfuro di carbonio è CS2. È spontaneamente infiammabile a temperature comprese tra 130 e 140ºC (266-284ºF) e brucia con una fiamma blu in anidride carbonica e anidride solforosa. Scioglie cere, resine, lacche e gomma vulcanizzata, ma deve essere protetto dai raggi solari e si decompone se lasciato in piedi per un periodo prolungato. Il tetracloruro di carbonio, un solvente comune ampiamente utilizzato nella produzione di clorofluorocarburi (CFC) prima che il loro uso fosse interrotto per motivi ambientali, può essere prodotto mediante clorurazione di solfuro di carbonio.

Nonostante la sua prevalenza nell’atmosfera, il solfuro di carbonio non è considerato un gas serra, né si ritiene che rappresenti una minaccia per l’approvvigionamento idrico o la composizione del suolo. Di solito è presente in concentrazioni abbastanza grandi da essere pericolose solo in ambienti industriali, dove quantità tossiche della sostanza chimica possono essere inalate o assorbite attraverso la pelle. I sintomi dell’avvelenamento acuto da solfuro di carbonio sono insufficienza respiratoria e convulsioni che portano al coma e alla morte. Un’esposizione meno grave può causare nausea e vomito accompagnati da cefalea, delirio e allucinazioni. L’esposizione cronica a bassi livelli può produrre arteriosclerosi, disturbi della vista e sintomi simili al morbo di Parkinson.

La scheda di sicurezza del materiale di solfuro di carbonio (MSDS) descrive la sostanza chimica come estremamente pericolosa in caso di contatto con la pelle o con gli occhi, ingestione o inalazione. In caso di contatto con gli occhi, si consiglia di sciacquare con acqua fredda per 15 minuti, e per contatto con la pelle, lavare con acqua e sapone. Alle vittime dell’inalazione e dell’ingestione di CS2 devono essere somministrate la respirazione bocca a bocca e l’assistenza medica qualificata il prima possibile.

Il disolfuro di carbonio deve essere conservato in un contenitore chiuso lontano da fonti di calore aperte. Le fuoriuscite devono essere pulite con terra asciutta. Un piccolo incendio che coinvolge CS2 dovrebbe essere estinto con polvere chimica secca e uno grande con schiuma di alcol, acqua nebulizzata o nebbia.