Il giansenismo si basa sulla convinzione che gli esseri umani nascono peccatori e non diventeranno mai buoni senza l’assistenza del divino. Il peccato originale, la depravazione di tutti gli esseri umani, la predestinazione e la necessità della grazia divina sono i capisaldi del giansenismo. Un movimento di riforma cattolico romano, il ramo è stato formato sulla base degli scritti di Cornelius Otto Jansen, un teologo olandese vissuto dal 1510 al 1576. Jansen si oppose ai suoi contemporanei teologi gesuiti su una serie di questioni. Si è concentrato sull’opera di sant’Agostino d’Ippona e ha basato i suoi scritti sui principi che ha percepito in esso. La sua opera, “Augstinus”, non fu pubblicata fino al 1640.
Il giansenismo crebbe, in parte, dall’amicizia di Jansen con Jean du Vergier de Hauranne, che in seguito fu conosciuto come L’abate di Saint-Cyran. Saint-Cyran promosse il giansenismo ancor prima della pubblicazione di “Augstinus”, e fu consigliere del convento cistercense di Port-Royal-des-Champs, noto anche come Port Royal, in Francia. Lì fece amicizia con Antoine Arnauld, fratello della badessa, che divenne il capo del movimento dopo la morte di Saint-Cyran nel 1643.
Dopo la morte di Arnauld nel 1694, Pasquier Quesnel fu considerato il leader del movimento. Quesnel scrisse una guida devozionale, pubblicata nel 1692, che fu originariamente elogiata da diversi vescovi cattolici, ma in seguito condannata da papa Clemente XI. Questo segnò una delle ultime grandi battaglie per la vitalità del giansenismo all’interno della chiesa cattolica.
Il movimento giansenista all’interno della Chiesa cattolica romana durò dal XVI al XVIII secolo. La maggior parte del movimento, tuttavia, avvenne dopo la morte di Cornelius Otto Jansen. Il giansenismo fu condannato come eretico da una serie di decreti e bolle papali, che sono carte emesse dal papa. Il padre del movimento non era vivo per vedere, o per controllare, l’influenza dei suoi scritti, quindi non fu mai condannato come eretico. Inoltre, gli scritti di Jansen includevano dichiarazioni in cui si sottomette alla Chiesa cattolica.
Sulla base degli scritti di Cornelius Otto Jansen, i suoi seguaci hanno lavorato per esibire un incredibile livello di pietà. Inoltre, i giansenisti hanno trascorso del tempo sia in intensa preghiera che in confessione prima di ricevere la Santa Comunione. Questo era in diretta opposizione alla convinzione di San Pio X, che la Comunione dovrebbe essere fatta frequentemente e il più presto possibile nella vita. Credeva che i bambini dovessero fare la Comunione non appena fossero abbastanza grandi da distinguere tra l’Ostia e il pane comune. Nel giansenismo, proprio come nel calvinismo, solo pochi eletti di tutti gli esseri umani sono destinati a essere salvati.
Il convento di Port Royal, che si trova nel sud-ovest di Parigi, prese a cuore gran parte della dottrina giansenista. Sotto la pressione dei gesuiti, però, il re Luigi XIV rase al suolo il convento nel 1710 dopo che le ultime monache erano state allontanate dai locali. Il convento era attivo dai primi del 1200. I resti sono visibili ancora oggi.