Cos’è il Ramadan?

Il Ramadan è il nono mese del calendario islamico, ritenuto dai musulmani il mese più sacro dell’intero anno. La sua riverenza significa la rivelazione del Sacro Corano al profeta Maometto. Durante questo mese, i musulmani di tutto il mondo digiunano dall’alba al tramonto. La parola Ramadhan deriva dalla radice araba ramida o ar-ramad, che significa ‘caldo intenso e secchezza’. È un nome appropriato per il mese in cui i musulmani sopportano il caldo della fame e della sete.

Il Ramadan inizia con l’avvistamento della luna nuova e termina quando sorge la prima falce della luna nuova successiva, dichiarando l’inizio di un nuovo mese chiamato Shawwal. Il primo giorno di Shawwal è caratterizzato da una gioiosa celebrazione chiamata Eid ul-Fitr, che significa “Festival della rottura del digiuno”. Questo festival inizia con preghiere congregazionali speciali nelle moschee o nei centri islamici, seguite da feste abbondanti e socializzazione.

Ci sono alcune cose importanti che i musulmani osservano durante il Ramadan:

1. Digiuno. L’atto di astenersi dal cibo, dalle bevande e dai rapporti sessuali è così diffuso durante il mese che le persone spesso fraintendono che Ramadan significhi digiuno. In realtà, la parola araba per digiuno è sawm. Il digiuno inizia con il suhoor, che è un pasto leggero o uno spuntino all’alba, e termina con l’iftar o la rottura del digiuno, un pasto completo subito dopo il tramonto.

Il digiuno ha due facce e coinvolge gli aspetti fisici e spirituali dell’Islam. Fisicamente, i musulmani si astengono dal mangiare, bere, fumare o avere qualsiasi forma di contatto sessuale dall’alba al tramonto. Spiritualmente, i musulmani si astengono dalle abitudini negative, come spettegolare, imprecare, mentire e parlare male degli altri. Inoltre, i musulmani evitano immagini e suoni osceni.

Il digiuno elimina la distrazione dei piaceri mondani e consente ai musulmani di concentrarsi sulla riflessione interiore e sull’accresciuta purezza di pensiero e azione. Ramadan è il mese per pregare, compiere buone azioni e passare il tempo con la famiglia e gli amici. È anche un momento per ricordare i poveri e come soffrono per avere anche un solo pasto al giorno. Infatti, alla fine del Ramadan, i musulmani sono incoraggiati a dare fitra, una quantità di beneficenza sufficiente per sfamare una persona per un giorno.

I musulmani che trovano il digiuno un problema non sono obbligati a eseguire il digiuno di un mese durante il Ramadan. Gli anziani, i bambini molto piccoli e i malati sono esentati dal digiuno. Coloro che hanno una condizione temporanea che impedisce loro di digiunare sono tenuti a recuperare i giorni persi dopo il Ramadan. Se la loro condizione è permanente o prolungata per un lungo periodo di tempo, possono fornire carità per sfamare una persona bisognosa per ogni giorno perso.
2. Laylat al-Qadr. Conosciuta anche come la Notte del Destino (Volontà), questa è la notte più santa durante il Ramadan. È la notte in cui il Sacro Corano fu rivelato per la prima volta da Dio al Profeta Muhammad attraverso l’angelo Gabriele. Sebbene la notte esatta rimanga un mistero, si ritiene che sia una delle ultime dieci notti del Ramadan, in particolare le notti dispari tra il 21 e il 29.

I musulmani sono incoraggiati a cercare questa notte attraverso la preghiera ardente. Il Sacro Corano ha stabilito che le preghiere di questa singola notte sono migliori delle preghiere di mille mesi. I cercatori di questa notte saranno benedetti molteplici, per cui tutti i loro peccati saranno cancellati come se fossero rinati.
3. Preghiere Tarawih. Composte da otto a venti raka’ah, le unità di preghiera islamiche, queste preghiere facoltative vengono eseguite ogni notte durante il Ramadan. Le preghiere di Tarawih possono essere eseguite congregazionalmente alla moschea o individualmente a casa. Alla moschea si recita l’intero Sacro Corano per queste preghiere. I 114 capitoli del libro sacro sono stati opportunamente suddivisi in 30 sezioni uguali, una per ogni notte di Ramadan.

Il Ramadan è un’opportunità per i musulmani di coltivare una maggiore consapevolezza di Dio Onnipotente. È un mese di pulizia spirituale e di riflessione sulle azioni passate e un momento per i musulmani di pensare al loro futuro religioso. Durante questo periodo, i musulmani si riuniscono con un unico obiettivo: servire Dio secondo le sue istruzioni e la pratica dei suoi messaggeri.