La sindrome dell’elevatore dell’ano è un disturbo in cui una persona avverte dolore al retto. Il retto è l’ultima sezione dell’intestino, dove le feci si raccolgono prima di lasciare il corpo attraverso l’apertura nota come ano. In questa sindrome, si pensa che il dolore rettale sia causato da spasmi nei muscoli del pavimento pelvico. Il dolore continua a tornare e in genere dura per ore o addirittura giorni. Molte persone sono troppo imbarazzate per consultare un medico in merito alla condizione, sebbene siano disponibili trattamenti per alleviare i sintomi e il disturbo non sia dannoso.
Si ritiene che circa il 6% delle persone nei paesi sviluppati soffra di sindrome dell’elevatore dell’ano, sebbene non più di un terzo consulti un operatore sanitario per il problema. Il sintomo principale è un dolore sordo che si avverte nella parte superiore del retto. Sdraiarsi o sedersi può peggiorare il dolore, mentre camminare può alleviarlo. Episodi dolorosi si verificano regolarmente e, quando esaminati, i muscoli elevatori dell’ano possono essere doloranti e insolitamente contratti.
La sindrome dell’elevatore dell’ano sembra essere strettamente correlata a un’altra condizione, nota come proctalgia fugax, che provoca brevi episodi di dolore nell’ano o nell’estremità inferiore del retto. Il dolore dura solo pochi minuti o secondi e si pensa sia dovuto al crampo dello sfintere anale, l’anello di muscoli che controlla l’apertura anale. Si pensa che entrambe le condizioni siano associate alla sindrome dell’intestino irritabile, in cui le persone avvertono dolore all’addome insieme a stitichezza o diarrea.
La diagnosi comporta l’esclusione di altre cause di dolore al coccige, o coccodinia, e dolore anale, o proctodinia. Condizioni comuni che possono dare origine a sintomi simili intorno all’ano includono vene gonfie o emorroidi e lacrime della pelle o ragadi. I sintomi di questa sindrome sono generalmente piuttosto distintivi, ma viene effettuato un esame approfondito per escludere altri problemi.
Il trattamento prima consiste nel rassicurare il malato che la condizione non è dannosa. L’assunzione di farmaci antidolorifici e il massaggio dei muscoli elevatori dell’ano può aiutare ad alleviare il dolore. L’immersione della zona dolente in un bagno caldo può dare sollievo e, in alcuni casi, può essere utile la cosiddetta stimolazione elettrogalvanica, in cui viene utilizzata una sonda per stimolare elettricamente i muscoli. Altri trattamenti, come il biofeedback, in cui le persone imparano a rilassare i muscoli elevatori dell’ano, si sono dimostrati utili per alcuni. Ulteriori ricerche devono essere effettuate per determinare quali sono le opzioni di trattamento più efficaci.