Cos’è l’atresia esofagea?

L’atresia esofagea è un difetto alla nascita in cui l’esofago, il tubo che normalmente conduce dalla gola allo stomaco, termina in una sacca cieca invece di raggiungere lo stomaco. La condizione può anche presentarsi con una o più fistole, o passaggi anomali, tra l’esofago e la trachea o la trachea, chiamate fistole tracheoesofagee. L’atresia esofagea è una condizione rara, presente in circa uno su 4425 nati vivi. Le cause della condizione sono sconosciute.

L’atresia esofagea si sviluppa nella quarta settimana fetale. Può essere diagnosticato alla nascita o prima della nascita tramite ecografia. I sintomi dell’atresia esofagea in un neonato includono sbavare a causa dell’incapacità di deglutire la saliva, soffocamento, tosse e starnuti. Il bambino può anche diventare cianotico, il che significa che la pelle diventa blu, a causa della mancanza di ossigeno.

Se si sospetta un’atresia esofagea, può essere diagnosticata inserendo un catetere nella gola del bambino o mettendo in bocca il bario, un liquido simile al gesso, e quindi facendo una radiografia. Il catetere o il bario verranno visualizzati sull’immagine a raggi X, indicando l’estremità dell’esofago. L’atresia esofagea può quindi essere riparata chirurgicamente.

In alcuni casi, se lo spazio tra le due porzioni dell’esofago è troppo distanziato, non è possibile riparare il difetto mediante intervento chirurgico. Viene invece eseguita una gastrostomia, che consente l’alimentazione tramite sondino direttamente nello stomaco. Può anche essere eseguita un’esofagostomia, che consente alla saliva di drenare all’esterno del corpo direttamente dall’esofago attraverso un tubo. Spesso, in questi casi, l’atresia esofagea può essere riparata chirurgicamente più avanti nella vita.

Anche dopo la riparazione chirurgica, l’atresia esofagea può avere complicazioni. Questi possono includere frequenti bruciori di stomaco e problemi di deglutizione, o lo sviluppo di una perdita o di un punto stretto nell’esofago nel sito di riparazione. Un ulteriore intervento chirurgico può essere utile per gestire queste complicanze.

Una possibile grave complicanza dell’atresia dell’esofago è la tracheomalacia, ovvero un indebolimento della trachea. Questa condizione può causare l’accumulo di liquidi durante l’alimentazione e l’ostruzione della trachea, portando a grave ipossia o mancanza di ossigeno. La tracheomalacia a volte si risolve da sola, poiché la trachea si irrigidisce man mano che il bambino matura, e talvolta può essere riparata con un intervento chirurgico abbastanza semplice, come il posizionamento di uno stent per sostenere la trachea.