Cos’è l’orfenadrina?

L’orfenadrina è un farmaco orale utilizzato nel trattamento del dolore cronico. Il farmaco agisce colpendo il sistema nervoso centrale. I medici usano il farmaco per trattare una serie di malattie e disturbi tra cui il Parkinson. I suoi effetti sull’umore hanno anche reso il farmaco un’opzione di trattamento per la depressione. Gli effetti collaterali del farmaco sono lievi e assomigliano a quelli degli antistaminici; le interazioni farmacologiche sono raramente un problema.

Sebbene l’orfenadrina non possa curare alcuna condizione sottostante che causa dolore, fornisce un forte sollievo palliativo per molte condizioni. Queste condizioni includono dolori articolari, tensione muscolare, dolore neuropatico e molte forme di mal di testa. Questo sollievo si ottiene attraverso l’effetto del farmaco sul sistema nervoso centrale. Un ulteriore vantaggio è che l’orfenadrina aiuta altri antidolorifici prescritti e non soggetti a prescrizione nell’eliminazione del dolore. Questo ulteriore sollievo non viene fornito con alcuna dipendenza fisiologica o psicologica.

Uno dei primi usi dell’orfenadrina è stato quello di trattare gli spasmi muscolari associati al morbo di Parkinson. Il farmaco si è rapidamente dimostrato un efficace rilassante muscolare per i pazienti, con la riduzione del dolore con conseguente aumento della qualità della vita. Nel trattamento del Parkinson, il farmaco è più efficace se associato alla L-DOPA, una mediazione che aumenta temporaneamente i livelli di dopamina nel cervello.

Sebbene il farmaco non sia ampiamente utilizzato come antidepressivo, gli studi medici alla fine degli anni ‘1950 hanno dimostrato che l’orfenadrina aumenta l’umore degli individui classificati come depressi. L’avvento di antidepressivi più pratici da quel momento ha mantenuto l’orfenadrina esclusivamente nel regno dei farmaci per la gestione del dolore. Anche oggi, però, i pazienti riferiscono un aumento dell’umore indipendente da quello ottenuto dal sollievo dal dolore.

Poiché l’orfenadrina è un antistaminico modificato, gli effetti collaterali sono lievi. Il farmaco può avere un effetto stimolante sui bambini piccoli e sugli anziani. Sonnolenza e secchezza delle fauci sono anche effetti collaterali comuni insieme alla stitichezza. Questi effetti collaterali di solito si risolvono entro tre-sette giorni dall’inizio del trattamento. Gli individui con preoccupazioni per gli effetti collaterali duraturi dovrebbero consultare i loro medici di base.

Le stesse interazioni farmacologiche che si applicano agli antistaminici si applicano all’orfenadrina. Poiché la sonnolenza può compromettere la capacità di guidare un’automobile o altri macchinari pesanti, chi non è sicuro della propria reazione dovrebbe rimandare il trattamento fino a un fine settimana o a un’altra interruzione del lavoro. Poiché molti pazienti riferiscono rigidità articolare e muscolare al susseguirsi del trattamento, l’astensione temporanea dall’attività fisica e dai farmaci che possono aggravare questo effetto collaterale porterà a un recupero più rapido.