L’ozono è uno dei gas traccia naturali che compongono la nostra atmosfera.
L’atmosfera svolge tre funzioni critiche: fornisce ossigeno vitale, mantiene la terra calda e ci protegge dalle micidiali radiazioni ultraviolette (UV) del sole. La maggior parte dell’atmosfera è costituita da azoto e ossigeno, l’aria che respiriamo. Questi gas non trattengono il calore, quindi non ci tengono al caldo. Inoltre non proteggono la terra dai raggi UV.
Per quelle funzioni bisogna rivolgersi ai gas in traccia presenti nell’atmosfera, comunemente indicati come gas serra. Sono: vapore acqueo, anidride carbonica, metano, ozono e protossido di azoto.
Questi gas traccia funzionano come la copertura trasparente di una serra, permettendo alla luce solare di filtrare attraverso la superficie terrestre, quindi intrappolando il calore. Senza l’effetto serra la temperatura della terra precipiterebbe molto al di sotto dello zero ogni notte.
L’ozono è un gas traccia particolarmente critico perché svolge due ruoli. Nella bassa atmosfera si aggiunge ai gas serra, mantenendo calda la terra. Ma svolge una funzione più critica nell’atmosfera superiore, dove impedisce a quasi tutti i micidiali raggi UV del sole di raggiungere la terra.
I raggi UV sono associati al cancro della pelle. L'”indice UV” viene utilizzato nei mesi estivi per far sapere alle persone quanto tempo è sicuro stare al sole. Una diminuzione dell’ozono è correlata ad un aumento del cancro della pelle. Questo è importante perché l’ozono ha avuto un tasso di esaurimento costante, creando buchi nello strato di ozono superiore.
I fori furono scoperti per la prima volta nel 1985 sull’Antartide, dove la circolazione atmosferica, la temperatura e altri fattori “disegnano” buchi in quella regione. La scoperta dei buchi ha creato preoccupazione in tutto il mondo.
Il colpevole erano i clorofluorocarburi prodotti dall’uomo (CFC). I CFC sono stati rilasciati nell’atmosfera per anni. Sono emessi in parte da aerosol realizzati con propellente CFC, gruppi frigoriferi e condizionatori d’aria. Quando i CFC raggiungono la stratosfera superiore, i raggi UV fanno sì che il gas rilasci atomi di cloro liberi. Basta una singola molecola di cloro per provocare la decomposizione di decine di migliaia di molecole di ozono in ossigeno semplice. E ancora, l’ossigeno non filtra i raggi UV. Il pericolo quindi è che piccolissime quantità di gas CFC distruggano enormi quantità di ozono.
La mossa per vietare i CFC è stata lenta, ma tutti i principali paesi che li producono li hanno eliminati gradualmente entro l’anno 2000. I CFC già rilasciati impiegheranno altri 50 anni stimati per essere smantellati e i CFC continueranno a essere rilasciati dai vecchi prodotti ancora in uso. Di conseguenza, i livelli di ozono e il buco sopra l’Antartide continuano a essere monitorati da vicino.
Oltre ad essere un gas naturale, l’ozono viene creato anche nella combustione di combustibili fossili come componente dello smog. La combustione di combustibili fossili rilascia anche anidride carbonica nell’aria, addensando i gas serra, aumentando l’effetto serra e il riscaldamento globale.