I medici prescrivono il farmaco antivirale telaprevir in combinazione con peginterferone alfa e ribavirina per il trattamento del virus dell’epatite C (HCV). Il farmaco per l’HCV non solo aumenta la probabilità di disabilitare il virus, ma può anche ridurre il tempo in cui i pazienti richiedono un trattamento. Il regime di trattamento può causare anemia e in genere produce sintomi simil-influenzali. Telaprevir interagisce con molti farmaci prescritti.
Telaprevir è un farmaco antivirale inibitore della proteasi che interferisce con la serina proteasi NS3/4A. Questo enzima è responsabile della maturità proteica e dell’adesione proteica. Quando questi processi sono inibiti, il virus non può replicarsi. Il virus dell’epatite C di genotipo 1 è il ceppo più comune della malattia ed è anche il più resistente al trattamento. Il trattamento dell’HCV non elimina completamente il virus dal corpo. I farmaci, tuttavia, di solito riducono la carica virale fino al punto in cui l’infezione diventa non rilevabile.
La terapia convenzionale prevedeva tipicamente un regime di combinazione di peginterferone alfa e ribavirina assunto per 24-48 settimane. Alcuni pazienti hanno difficoltà ad aderire al trattamento prescritto a causa della durata della terapia. Altri pazienti interrompono la terapia a causa degli effetti collaterali associati ai farmaci. Degli individui che hanno aderito alla terapia prescritta, fino alla metà ha sperimentato una recrudescenza del virus.
L’aggiunta di telaprevir al regime terapeutico ha dimostrato evidenza di una diminuzione della carica virale ovunque da quattro a 12 settimane. Il drastico tasso e la qualità del miglioramento osservato nei pazienti durante gli studi di prova hanno permesso ai medici di ridurre il tempo necessario per la somministrazione di peginterferone alfa e ribavirina. Il dosaggio raccomandato di telaprevir è di 750 milligrammi tre volte al giorno, fino a 30 minuti dopo aver consumato cibo contenente almeno il 20% di grassi. Il trattamento ottimale richiede che i pazienti assumano telaprevir per 12 settimane. I pazienti devono continuare gli altri farmaci prescritti per altre 12-36 settimane.
Gli effetti collaterali di telaprevir includono nausea, vomito e diarrea fino allo sviluppo di irritazione rettale. Gli individui possono anche sviluppare anemia vissuta come vertigini, mancanza di respiro e affaticamento seguiti da debolezza generalizzata. Gli effetti ematologici includono anche una diminuzione del numero di piastrine e globuli bianchi, rendendo i pazienti più suscettibili alle infezioni. I pazienti che presentano vesciche, lesioni o eruzioni cutanee sulla pelle o in bocca devono informare un medico. Gli individui dovrebbero anche riferire febbre, gonfiore del viso e qualsiasi arrossamento degli occhi che assomigli alla congiuntivite.
Prima di ricevere il trattamento con telaprevir, i pazienti devono comunicare tutte le condizioni mediche e i farmaci attualmente assunti. Le donne in gravidanza non possono sottoporsi al regime terapeutico a causa della possibile interferenza con la normale riproduzione cellulare e i medici raccomandano fortemente che le donne utilizzino almeno due forme di contraccezione durante il trattamento. Il farmaco antivirale interagisce anche con numerosi farmaci, inclusi antinfettivi, agenti per abbassare il colesterolo e alcune formulazioni cardiache.