Pegaso è il cavallo alato della mitologia greca, che ha praticamente più miti sull’origine che piume nelle sue ali, e continua ad essere un simbolo indelebile di volo, forza e ispirazione. Le parole greche associate a Pegaso, possono essere collegate al lampo, e all’idea di scaturire. Poiché è spesso associato alle Muse, e talvolta è portatore di fulmini per Zeus, entrambe le idee si combinano per rappresentare simbolicamente lampi di ispirazione, specialmente nelle arti.
Il concetto di cavallo alato può avere origine nella mitologia egizia, e quindi precedere i miti di origine greca, ma oggi i pegasi (pl.) sono visti come unicamente greci. Due dei miti più comuni sulla creazione di Pegaso sono che sia stato creato dal sangue di Medusa dopo la sua decapitazione da parte dell’eroe Perseo, o che sia figlio di Medusa e Poseidone e fratello di Chrysaor, un gigante. Il mito che Pegaso sia stato creato da Zeus e dato come compagno di Ercole, è in gran parte un’invenzione Disney per il loro cartone animato di Ercole.
Invece, Pegaso è spesso collegato a due eroi, Perseo e Bellerofonte. Alcuni miti suggeriscono che Atena abbia regalato il cavallo a Bellerofonte dopo averlo trovato e addomesticato. Altre leggende nominano Bellerofonte come lo scopritore di Pegaso e suo domatore. Si dice che Bellerofonte e Perseo in diversi resoconti abbiano avuto l’aiuto di Pegaso per sconfiggere le Amazzoni e la Chimera. In alcuni miti, Atena dona il cavallo a Perseo; questo è il resoconto più moderno dato nel film Scontro tra Titani di Ray Harryhausen, anche se si deve capire che gli autori del film si sono presi una notevole libertà con la mitologia greca.
Negli anni successivi, dopo aver aiutato gli eroi, si dice che Pegaso abbia vissuto sul Monte Olimpo, al servizio di Zeus o alternativamente servito come monte per Eos, la dea dell’alba. Si sposò, e lui e sua moglie Euippe, ebbero figli e iniziarono la corsa dei cavalli volanti. Nonostante l’origine di pegasi, non sono creature immortali, ma Zeus ha cercato di onorare il servizio di Pegaso ponendolo tra le stelle. Così abbiamo la bellissima costellazione di Pegaso, che forma un quadrato, con linee che partono dall’alto a sinistra e da quella in basso a destra per assomigliare leggermente a un cavallo al pascolo. Ci vuole un po’ di immaginazione per visualizzare la costellazione come collegata alla bestia mitica.
Le rappresentazioni dei cavalli alati proliferano nella cultura occidentale. I greci li usavano sulle monete e Exxon Mobil usa un cavallo alato come simbolo. Un’interessante interpretazione del mito di Pegaso è la creazione da parte di JK Rowling dei thestral, cavalli alati invisibili che sono carnivori, ma in realtà si comportano abbastanza bene. Possono essere visti solo da persone che hanno visto la morte, e in questo modo Rowling reinventa il mito di Pegaso e fa riferimento alle storie di origine più raccapriccianti del mito. I Thestral, tuttavia, mancano della bellezza e della maestà dei pegasi, sebbene siano piuttosto utili quando addomesticati.