Cos’? un Sesshin?

Una sesshin ? un tipo di ritiro di meditazione Zen, generalmente tenuto o sponsorizzato da un monastero Zen. I ritiri possono durare da un giorno a una settimana intera e si concentrano su una riflessione intensa e interiore. Le sesshin sono per natura ritiri silenziosi, il che significa che non ? consentito parlare tra i partecipanti. In una sesshin tradizionale, ai partecipanti ? impedito solo di guardarsi l’un l’altro. Un obiettivo primario ? quello di connettersi profondamente con il s? interiore attraverso la meditazione. Mentre i ritiri sono spesso molto frequentati, ogni persona presente ? istruita a definire il suo universo solo intorno a s?.

La parola sesshin ? una fusione di due parole giapponesi: setsu, che pu? essere tradotto come toccare, ricevere o trasmettere e shin, che significa mente. Sesshin ? pi? comunemente tradotto come “toccare la mente”. La capacit? di un individuo di ?toccare? la propria mente, e cos? facendo risvegliare la sua coscienza, ? proprio la missione di questo tipo di meditazione.

I giorni sono spesi per lo pi? in quieta riflessione. L’obiettivo non ? riflettere su questioni o problemi, ma piuttosto arrivare a una maggiore comprensione e consapevolezza di se stessi e delle profondit? della propria mente. Le attivit? a volte includono il canto riflessivo, ma il pi? delle volte si concentrano sullo stare seduti fermi, respirare profondamente e svuotare completamente tutti i pensieri.

I ritiri sono gestiti da maestri Zen, spesso monaci. Questi maestri spesso tengono conferenze o lezioni nel pomeriggio che sono seguite da riflessioni e meditazioni personali. La riflessione di Sesshin in genere implica sedersi a gambe incrociate su una stuoia di bamb? in una stanza di meditazione condivisa o partecipare a una meditazione camminata lungo uno dei sentieri pastorali che circondano il monastero. I pasti sono preparati dal tenzo, o chef del monastero, e sono condivisi in silenzio, ma in comune.

Altre attivit? tipiche della sesshin includono esercizi di respirazione all’alba; faccende riflettenti, come la pulizia; e interviste individuali con un maestro Zen. Le interviste sono in genere l’unico momento in cui i partecipanti al ritiro si impegnano in una conversazione. Sono progettati per aiutare i partecipanti ad approfondire la loro conoscenza dello Zen e sono un momento per l’esplorazione personale guidata pi? che per domande e risposte.

La maggior parte delle volte, la meditazione sesshin ? concepita come un mezzo per approfondire la propria pratica Zen, non come un modo per imparare lo Zen o ottenere un’esposizione all’arte meditativa. Non ? raro che gli organizzatori della sesshin arrivino al punto di scoraggiare i nuovi arrivati ??dal partecipare a pi? di un giorno su due del ritiro. I principianti sono spesso incoraggiati a scegliere ritiri introduttivi di un giorno o a partecipare a meditazioni di fine settimana prima di arrivare a un’intera settimana di distanza. Per molti, una settimana di meditazione ? un’esperienza intensa e dovrebbe essere preparata lentamente nel tempo.
Alcuni maestri Zen usano il sesshin come mezzo per raggiungere obiettivi di meditazione pi? grandi. Ad esempio, per partecipare all’ango – un periodo di tre mesi di pratica meditativa e vita intenzionale – una persona di solito deve aver frequentato un certo numero di ritiri sesshin ed essere ritenuta pronta da un membro del monastero sponsor. Altri semplicemente frequentano i ritiri pi? e pi? volte per diventare pi? forti nelle loro pratiche spirituali e per sperimentare una consapevolezza personale pi? profonda.