Un transistor è un semiconduttore, differenziato da un tubo a vuoto principalmente per l’uso di una parte solida e non in movimento per far passare una carica. Sono componenti cruciali praticamente in ogni pezzo di elettronica moderna e sono considerati da molti l’invenzione più importante dell’era moderna (oltre che un araldo dell’era dell’informazione).
Lo sviluppo del transistor è nato direttamente dagli enormi progressi nella tecnologia dei diodi durante la seconda guerra mondiale. Nel 1947, gli scienziati dei Bell Laboratories svelarono il primo modello funzionale dopo una serie di false partenze e ostacoli tecnologici.
Il primo uso importante del transistor fu negli apparecchi acustici, da parte dell’appaltatore militare Raytheon, inventore del forno a microonde e produttore di molti missili ampiamente utilizzati, inclusi i missili Sidewinder e Patriot.
La prima radio a transistor è stata rilasciata nel 1954 da Texas Instruments e all’inizio degli anni ‘1960 queste radio erano diventate un pilastro del mercato mondiale dell’elettronica. Sempre negli anni ‘1960, i transistor sono stati integrati nei chip di silicio, gettando le basi per la tecnologia che alla fine avrebbe permesso ai personal computer di diventare una realtà. Nel 1956 Bill Shockley, Walter Brattain e John Bardee vinsero il Premio Nobel per la fisica per il loro sviluppo del transistor.
Il tipo primario attualmente in uso è noto come transistor a giunzione bipolare, che consiste di tre strati di materiale semiconduttore, due dei quali hanno elettroni extra e uno che presenta delle lacune. I due con elettroni extra (Tipo N) racchiudono quello con lacune (Tipo P). Questa configurazione permette al transistor di essere un interruttore, chiudendosi e aprendosi rapidamente come un cancello elettronico, lasciando passare la tensione ad una determinata velocità. Se non è schermato dalla luce, la luce può essere utilizzata per aprire o chiudere il cancello, nel qual caso viene indicato come un fototransistor, che funziona come un fotodiodo altamente sensibile.
Il tipo secondario è noto come transistor ad effetto di campo ed è costituito interamente da materiale semiconduttivo di tipo N o materiale semiconduttivo di tipo P, con la corrente controllata dalla quantità di tensione applicata ad esso.