Una camera lucida è un ausilio al disegno che consente a un artista o illustratore di vedere l’immagine di un oggetto sovrapposta a un foglio di carta, in modo che l’oggetto possa essere disegnato con precisione tracciandone i contorni. Questo dispositivo secolare utilizza specchi e un oculare per creare l’immagine sovrapposta. Sia la versione antica che quella moderna sono ancora in uso da artisti e illustratori scientifici.
Il Dr. William Hyde Wollaston brevettò lo strumento nel 1807 come ausilio per pittori e altri artisti; tuttavia, è possibile che un simile dispositivo ottico sia stato utilizzato in tempi precedenti: qualcosa di simile a una camera lucida è stato descritto dall’astronomo e matematico Johannes Kepler nel XVII secolo. La camera lucida come ausilio alla pittura e al disegno è stata preceduta da altri dispositivi ottici come la camera oscura, un tipo di camera stenopeica; e il vetro Claude o specchio nero, uno specchio di colore scuro che veniva utilizzato per evidenziare gli oggetti da dipingere sullo sfondo e semplificare le scene. L’artista David Hockney ha presentato una teoria secondo cui gli antichi maestri, tra cui Ingres, Van Eyck e Caravaggio, avrebbero potuto utilizzare la camera lucida e altri ausili ottici, citando come prova i cambiamenti nello stile pittorico che coincidevano con gli sviluppi della scienza dell’ottica.
Il dispositivo consiste essenzialmente di un prisma, o un insieme di specchi, e un oculare su un supporto regolabile. Un lato del prisma, o uno degli specchi, è per metà argentato, in modo che metà della luce che lo raggiunge sarà riflessa e metà lo attraverserà. La camera lucida è regolata in modo che l’artista guardi in basso dall’oculare attraverso lo specchio semiargentato verso la carta sottostante. Nel frattempo, la luce dell’oggetto da disegnare entra in questo specchio con un angolo di 45 gradi, viene riflessa su di esso da uno specchio convenzionale e una parte della luce viene quindi riflessa nell’oculare, insieme alla luce della carta.
In questo modo l’artista vede sia l’oggetto da disegnare che la carta, insieme alla mano e alla matita mentre disegna. Un metodo sostanzialmente simile viene utilizzato per creare l’illusione ottica del “fantasma di Pepper”, in cui appare un’immagine proveniente da una stanza nascosta e buia posizionata a lato dello spettatore, riflessa in uno specchio mezzo argentato, sovrapposta alla vista davanti. È comunemente impiegato nelle attrazioni in stile “casa stregata”.
Sono disponibili esemplari antichi e repliche della camera lucida, ma ancora oggi vengono utilizzate versioni moderne del dispositivo. In alcune circostanze, un’illustrazione manuale dettagliata di un oggetto può essere più utile di una fotografia, poiché alcuni elementi possono essere enfatizzati per renderli più evidenti allo spettatore. Questo è particolarmente vero in campi come la paleontologia, la paleobotanica e la neurologia, dove è necessario rappresentare chiaramente strutture che potrebbero non essere riprese bene da una telecamera. Gli illustratori scientifici a volte usano una moderna camera lucida per catturare manualmente questo dettaglio.