Uno shul è una struttura dedicata al culto ebraico, che in genere include un’area per la preghiera, uffici per il personale shul e talvolta stanze della comunità per lo studio e altre attività. Shuls sono anche conosciuti come sinagoghe o templi, a seconda della setta dell’ebraismo a cui qualcuno appartiene. Il termine shul è più comunemente usato dagli ebrei ortodossi e chassidici. Per le comunità ebraiche, lo shul è spesso il centro delle attività e delle organizzazioni comunitarie, fungendo da luogo di culto, luogo di ritrovo e talvolta anche scuola. Shuls funge anche da punto centrale di distribuzione per beneficenza, distribuendo coperte, cibo e altre necessità ai bisognosi.
La parola shul è yiddish e deriva da una parola tedesca che significa “scuola”. L’uso di shul ha lo scopo di ricordare alle persone il ruolo dello shul nell’istruzione, poiché le persone di fede ebraica credono che l’educazione religiosa sia un’esperienza continua e sono incoraggiate a studiare i testi religiosi per tutta la vita. Molti shul mantengono una biblioteca di testi religiosi e altri materiali di interesse che i membri della comunità sono invitati a utilizzare, e alcuni offrono anche istruzioni e assistenza con materiali educativi, per le persone interessate a una guida.
Tipicamente, uno shul è gestito da un gruppo di laici, ed è spesso sostenuto con l’uso di tasse annuali. Le persone che non possono permettersi le tasse annuali sono ovviamente le benvenute a partecipare ai servizi nella shul. Il consiglio dei laici gestisce l’amministrazione quotidiana della shul e spesso assumono un rabbino per guidare i servizi di preghiera e fornire istruzione e guida religiosa, sebbene non sia richiesto un rabbino, e i laici a volte conducono incontri di preghiera e altri eventi.
Tutti gli shul hanno un assortimento di oggetti religiosi tra cui un’arca per contenere la Torah, una piattaforma di lettura, una lanterna e un candelabro. A seconda della setta a cui appartengono i membri dello shul, potrebbero esserci anche altri elementi e caratteristiche, come posti a sedere separati per uomini e donne nelle sinagoghe ortodosse. Alcuni shul mantengono anche una cucina per facilitare gli eventi della comunità di catering e la struttura può essere collegata a una scuola in alcune comunità.
Le persone che non sono di fede ebraica sono certamente le benvenute a visitare uno shul e partecipare alle funzioni lì, purché rimangano rispettose. Come regola generale, ci si dovrebbe vestire bene, mentre gli uomini e le donne sposate dovrebbero coprirsi il capo. Molti shul forniscono copricapi per le persone che non li hanno. I libri di preghiera in ebraico e in una lingua madre si trovano spesso in uno shul, consentendo alle persone che non parlano ebraico di seguire, e le persone dovrebbero partecipare al servizio tanto quanto si sentono a proprio agio. In molti shul le persone sono anche felici di rispondere a domande su aspetti del servizio che suscitano curiosità o confusione.