Voyager 2 è un’astronave planetaria senza equipaggio, una delle uniche a visitare i pianeti esterni e l’unica a completare il Grand Tour planetario – sorvoli di Giove, Saturno, Urano e Nettuno – possibili solo una volta ogni 176 anni. Per le sue visite a tutti i pianeti esterni, Voyager 2 è spesso citata come la sonda spaziale più produttiva di sempre. Quando le immagini dei pianeti esterni vengono mostrate in libri, riviste e su Internet, le immagini di Voyager 2 sono ampiamente utilizzate, in particolare per Urano e Nettuno.
Attualmente, Voyager 2 è due volte più lontano dal Sole di Plutone, a circa 83.5 AU (lunghezze Terra-Sole). Continua a viaggiare lontano dal Sole a 3 AU all’anno e ha una velocità sufficiente per sfuggire al pozzo gravitazionale del sistema solare. A differenza del suo partner, Voyager 1, lanciato un mese dopo ma significativamente più distante, Voyager 2 non è passato al di fuori dell’area in cui il vento solare è la forza primaria nella dinamica delle particelle di polvere, nota come eliosfera. Sfortunatamente, nel momento in cui lo farà, negli anni 2020, inizierà a rimanere senza energia dai suoi generatori termici di radioisotopi di bordo.
Lanciata il 20 agosto 1977 da Cape Canaveral, in Florida, la Voyager 2 ha impiegato meno di un paio d’anni per raggiungere Giove. Ha fatto il suo passaggio più vicino il 9 luglio 1979, effettuando le prime osservazioni in assoluto di attività vulcanica su un altro corpo celeste, Io. Sono stati osservati nove vulcani in eruzione, che espellevano materiale alla velocità di 1 km/sec in pennacchi a 300 chilometri (190 miglia) sopra la superficie. Espelle il materiale così lontano e velocemente che parte di esso raggiunge la velocità di fuga, disperdendo il magma fluttuante in tutto il sistema gioviano.
Utilizzando l’assistenza gravitazionale di Giove, Voyager 2 è andato su Saturno, scoprendo diverse lune nuove, quindi su Urano e Nettuno, dove ha scoperto altre lune e ha effettuato misurazioni accurate della temperatura e della velocità delle sommità delle nuvole su questi pianeti. Fino ad oggi, gli scienziati planetari stanno beneficiando delle misurazioni scientifiche effettuate dal veicolo spaziale Voyager 2.