Un negawatt è in sostanza un megawatt negativo, in quanto è un megawatt di potenza che non era necessario produrre o consumare. In altre parole, è un’unità di energia risparmiata che altrimenti non solo sarebbe stata prodotta, ma anche utilizzata. Forse il modo più semplice per definirlo è che un negawatt è una misura dell’efficienza energetica. Quando si consuma meno energia, la domanda di energia diminuisce.
Se un centesimo risparmiato è un centesimo guadagnato, l’energia risparmiata può essere pensata più o meno allo stesso modo. Oppure, un megawatt risparmiato è un negawatt guadagnato. Invece di sprecare energia, possiamo ridurre la sua spesa così come i nostri costi. Anche se il costo di produzione dell’energia potrebbe non essere ridotto, almeno non di gran lunga, spenderemo meno a causa di una diminuzione del volume. L’efficienza energetica aiuta anche a ridurre l’inquinamento.
Più di una fonte indica che il termine negawatt è stato coniato da Amory Lovins e potrebbe essere stato il prodotto di un errore tipografico, che ha portato alla stampa della parola negawatt invece di megawatt. Apparentemente, Lovins sentiva che la parola catturava al meglio il concetto di utilizzo efficiente dell’energia e quindi iniziò a usare il termine in discorsi e conferenze.
La teoria è che le persone possono “generare” un negawatt di potenza ogni volta che utilizzano le risorse in modo più pratico ed efficiente. Se l’energia sprecata fosse disponibile per l’uso, sarebbe quasi come se avessimo un’altra – o nuova – fonte di energia. Naturalmente, anche il risparmio energetico, oltre che di altre risorse, è considerato uno dei modi migliori per prendersi cura dell’ambiente. Lovins è una figura importante nel movimento ambientalista, da alcuni addirittura definito un guru.
Lovins ha visto l’illuminazione come uno dei maggiori colpevoli quando si tratta di sprecare energia. Iniziò con la discussione sulla zavorra. Il concetto di negawatt ha preso piede e oggi le persone sono incoraggiate a passare dalle lampadine a incandescenza alle lampadine fluorescenti compatte. Sostituendo solo una lampadina da 60 watt con una che utilizza solo 14 watt, puoi risparmiare 46 watt o creare 46 negawatt. Questa è l’energia che la tua azienda elettrica non dovrà produrre o che può essere indirizzata a un altro consumatore, diminuendo così sia la produzione che la produzione.
Si dice che anche piccoli cambiamenti abbiano un impatto sull’ambiente. Si raccomanda ai consumatori di cambiare almeno una lampadina, preferibilmente quella che viene utilizzata più frequentemente. Nel tempo, si spera che sempre più persone non solo adotteranno questa idea, ma continueranno anche a cambiare sempre più le cose che usano comunemente con quelle più efficienti dal punto di vista energetico.