? un mercato rialzista per le vacche da latte. L’industria sta producendo quantit? record di latte (223 miliardi di sterline l’anno scorso), ma il fatto pi? sbalorditivo ? che l’industria lattiero-casearia lo fa con la met? delle mucche (9.38 milioni nel 2020) rispetto a quelle su cui faceva affidamento negli anni ‘1950.
Il segreto sta nella scienza. Grazie in parte al sequenziamento del genoma bovino, nonch? ai progressi nell’inseminazione artificiale, la quantit? di latte prodotta per vacca ? salita alle stelle, quadruplicando all’incirca dagli anni ‘1920. Altri fattori includono una migliore alimentazione e gestione e vaccini che aiutano a mantenere le mucche sane.
Con sollievo di molti sostenitori dei diritti degli animali, l’uso degli ormoni della crescita ? un fattore meno importante rispetto a 20 anni fa. “Non c’? dubbio che sia efficace”, ha affermato Mark Stephenson, direttore per l’analisi delle politiche lattiero-casearie presso il Centro per la redditivit? dei prodotti lattiero-caseari dell’Universit? del Wisconsin. “Una mucca produrr? pi? latte se fornito quel prodotto, ma sempre pi? consumatori si sono allontanati da questo”.
Tom Kestell, di Ever-Green-View Farm a Waldo, Wisconsin, ha affermato che, nonostante tutti i progressi, l’obiettivo ? lo stesso: produrre latte di buona qualit? a un buon prezzo senza sacrificare il benessere della vacca.
Mungitura dei fatti:
Durante la produzione di latte, una vacca da latte mangia ogni giorno 100 kg di mangime, che ? principalmente costituito da cereali ed erbe che le persone non possono mangiare.
In media, una vacca da latte produce 128 bicchieri di latte al giorno, ovvero tra 7 e 9 galloni (26.5 ? 34 litri).
Gli agricoltori potevano mungere solo circa sei mucche all’ora prima che le mungitrici venissero inventate nel 1894.