L’esuberanza irrazionale è un termine che molti finanzieri riconosceranno immediatamente. Queste due parole usate in riferimento all’industria dot.com da Alan Greenspan durante un discorso a una cena del 1996 hanno avuto un effetto immediato a livello mondiale sugli investimenti in quell’industria. Da allora, il termine è associato alla necessità di osservare con attenzione il linguaggio descrittivo, soprattutto quando si parla da una posizione di autorità. Da sola, le persone ora usano l’esuberanza irrazionale come descrizione degli investitori che sopravvalutano i mercati, contro il senso razionale, e lo fanno a rischio di perdere investimenti.
Nel 1996, Alan Greenspan era il presidente del Washington Federal Reserve Board, posizione che ha ricoperto dal 1987 al 2006, e il suo mandato si riferiva alla tendenza degli investitori a sopravvalutare mercati specifici, in particolare l’industria delle dot.com. Lui e altri non si rendevano conto che una simile descrizione, sepolta nel bel mezzo di un discorso, poteva avere un effetto profondo. Ovviamente il discorso è stato trasmesso, rendendolo immediatamente disponibile alle persone di tutto il mondo. Questo effetto non era dovuto solo alla descrizione di Greenspan, ma il fatto che ci fosse accuratezza in esso, e lo scoppio della bolla dot.com avvenuto pochi anni dopo è spesso pensato come previsto dalle osservazioni di Greenspan.
L’effetto immediato è stato molto evidente. Il giorno dopo che Greenspan aveva descritto gli investimenti in questo settore come un’esuberanza irrazionale, i mercati azionari sono scesi di diversi punti percentuali in tutto il mondo. A Londra, Tokyo, Hong Kong, Francoforte e negli Stati Uniti si è verificato un calo degli investimenti fino al XNUMX%. Mentre i mercati si sono ripresi nel giro di pochi giorni, tutti gli economisti hanno imparato quanto fosse facile influenzare il mercato con poche parole. Greenspan era giustificato nella sua descrizione, tuttavia, come evidenziato dal successivo crollo quasi completo della spesa per le industrie dot.com.
A parte che il termine è conosciuto come un’abietta lezione in conseguenza del parlare allo stato dei mercati, ora è anche conosciuto come descrittivo di qualsiasi investimento in un mercato che non è giustificabile. Un altro esempio di esuberanza irrazionale si è verificato con gli investimenti nel mercato immobiliare e le industrie finanziarie che li accompagnavano a sostenerli. Gli investimenti hanno raggiunto un picco ben al di sopra di quanto razionalmente giustificato, portando a effetti profondi quando il mercato è crollato. Molte volte, quando gli investitori speculano senza giustificazione, possono creare bolle di aumento degli investimenti che alla fine scoppiano, con gravi conseguenze.
Esuberanza irrazionale è anche il nome di un libro del 2005 di Robert J. Shiller, professore di economia alla Yale University. La frase rimane ben nota come slogan che evocano un ammonimento sugli effetti dell’opinione degli esperti sugli investimenti. Inoltre, rimane una descrizione della speculazione senza valutazione razionale.
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