La differenza tra la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l’enfisema è che la BPCO è un termine generico che denota un insieme di malattie respiratorie croniche, che include l’enfisema, insieme ad altre condizioni, come la bronchite cronica e l’asma. A questo proposito, la differenza tra i due risiede principalmente nella definizione e nel tasso di mortalità. I pazienti con BPCO hanno a che fare con una miriade di malattie e, quindi, hanno un tasso di mortalità più elevato rispetto a coloro che soffrono esclusivamente di enfisema. Per essere diagnosticati con BPCO o enfisema, i polmoni di un paziente devono essere danneggiati in modo permanente, impedendo la circolazione di ossigeno adeguato in tutto il corpo.
Il sintomo più importante della BPCO e dell’enfisema è l’incapacità dei polmoni di espirare correttamente. Se la disabilità è causata esclusivamente da danni alle sacche alveolari all’interno dei polmoni, al paziente viene spesso data la diagnosi di enfisema. Se invece questo sintomo è aggravato dalla bronchite, che è un’irritazione dei bronchioli, o dall’asma, viene solitamente posta una diagnosi di BPCO. Sia la BPCO che l’enfisema sono più spesso causati dall’inalazione diretta del fumo di tabacco, sebbene anche alcune malattie polmonari bollose, la fibrosi cistica e le carenze di alfa-1 antitripsina siano state implicate in entrambe le condizioni. Gli individui che hanno l’asma cronico, specialmente dall’infanzia, sono spesso a più alto rischio di sviluppare l’enfisema e poi la BPCO se fumano tabacco.
Il primo segno sia della BPCO che dell’enfisema è un’estrema mancanza di respiro dopo lo sforzo. Questo sintomo diventa peggiore e più pronunciato man mano che la malattia progredisce fino a quando il paziente diventa a corto di fiato anche a riposo. La bronchite cronica, un altro prerequisito per una diagnosi di BPCO, viene diagnosticata quando sono presenti tosse cronica, produzione eccessiva di muco e, a volte, cianosi, una tinta bluastra della pelle. La perdita graduale della funzione polmonare, come caratterizzata da questi sintomi generali, è il criterio diagnostico in base al quale viene fatta una diagnosi di BPCO. Se un familiare stretto ha la malattia, una diagnosi può essere fatta prima perché la ricerca indica un probabile legame genetico anche con le suddette malattie respiratorie.
BPCO ed enfisema possono essere quantificati con test di laboratorio. Il test più comune è un test di funzionalità polmonare, chiamato spirometria. Il test viene eseguito soffiando in una macchina in grado di determinare la capacità polmonare specifica. Questo test non invasivo è solitamente la prima linea d’azione quando si sospetta una patogenesi respiratoria. Per fare una diagnosi definitiva, il medico può eseguire radiografie o altre scansioni dei polmoni per cercare il tessuto danneggiato.