La stragrande maggioranza delle radiazioni elettromagnetiche non passa attraverso l’atmosfera terrestre. Gli umani dovrebbero essere grati per questo, come se lo facesse, la vita come è conosciuta non esisterebbe. I raggi X nocivi, i raggi gamma e la luce ultravioletta, la maggior parte provenienti dal Sole, sono in gran parte assorbiti nell’alta atmosfera. Molta radiazione infrarossa viene assorbita anche dall’anidride carbonica e dal vapore acqueo nell’atmosfera. Se non lo fosse, l’acqua liquida in superficie verrebbe riscaldata fino al punto di ebollizione ed evaporerebbe, lasciando un pianeta secco simile a Venere. Le lunghezze d’onda elettromagnetiche superiori a circa 10 m (onde radio a lunghezza d’onda lunga) vengono assorbite nella coltre di particelle cariche che circondano la Terra, nota come ionosfera.
La categoria più ovvia di lunghezze d’onda non assorbite dall’atmosfera è la luce visibile, con ampiezze comprese tra circa 300 e 700 nm. Perché queste sono una delle categorie più importanti non assorbite dall’atmosfera, perché sono spesso generate da molte reazioni chimiche comuni e per molte altre ragioni, è naturale che gli organismi che si sono evoluti sulla superficie della Terra abbiano sviluppato organi sensoriali ben sintonizzato su di esso.
A lunghezze d’onda elettromagnetiche più corte del viola, che termina a circa 280 nm, la trasmittanza atmosferica scende rapidamente vicino allo zero. Le lunghezze d’onda più lunghe del rosso, nella porzione infrarossa dello spettro, ce la fanno in una certa misura. Sono anche generati localmente da tutto ciò che produce calore e alcuni organismi hanno sviluppato adattamenti che consentono una visione a infrarossi limitata.
Le onde radio con lunghezze d’onda comprese tra circa 5 cm e 10 m attraversano facilmente l’atmosfera. Questo è il motivo per cui queste onde sono probabilmente la terza porzione più riconoscibile dello spettro elettromagnetico dietro la luce visibile e l’infrarosso. La trasparenza dell’atmosfera alle onde consente la tecnologia della radio, così come sofisticati osservatori radio che forniscono ai ricercatori informazioni sull’universo. Gli osservatori astronomici che mirano a ottenere informazioni sulle lunghezze d’onda elettromagnetiche bloccate dall’atmosfera devono essere fatti galleggiare su palloni ad alta quota o messi su satelliti in orbita.