La compensazione differita è il pagamento, di solito per servizi o lavoro, che viene ritardato fino a una data successiva piuttosto che pagato al momento del lavoro. I tipi più comuni di compensazione differita includono azioni societarie e piani pensionistici. A volte si ritiene che anche i pagamenti di partecipazione agli utili e i bonus rientrino in questa categoria di compensazione.
Molte aziende offrono ai dipendenti un qualche tipo di piano pensionistico come parte dei loro pacchetti di compensazione, rendendo questa una delle forme più popolari di compensazione differita. Tali piani possono presentarsi in un’ampia varietà di forme. In alcune aziende, in particolare enti governativi, la partecipazione dei dipendenti a un piano pensionistico sponsorizzato dall’azienda è obbligatoria. In altri, la partecipazione è completamente volontaria.
I dipendenti generalmente pagano una certa percentuale di ogni busta paga in questi piani. Spesso, anche i datori di lavoro contribuiscono con fondi al piano, a volte allo stesso tasso del dipendente e talvolta a una percentuale fissa del contributo del dipendente. In questo caso, il contributo totale del datore di lavoro è solitamente limitato.
Il contributo del dipendente a un piano pensionistico può essere considerato o meno una retribuzione differita, a seconda del piano, perché è tratto dalla retribuzione regolare del dipendente. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, la quota versata dal datore di lavoro è considerata retribuzione differita perché percepita in aggiunta alla normale retribuzione o salario del dipendente. Se, tuttavia, il contributo del datore di lavoro non fa parte di un piano di approdo sicuro, non può essere considerato reddito ai fini fiscali fino a quando il dipendente non viene acquisito.
Anche azioni o azioni della società possono essere offerte come compenso differito. Il dipendente accetta solitamente un tasso di retribuzione inferiore in cambio del guadagno di un certo numero di azioni per un determinato periodo di servizio. Questo accade spesso alle start-up che hanno disponibilità liquide limitate ma prevedono rendimenti a lungo termine. È anche una strategia popolare per compensare i dirigenti senior delle società private.
A seconda di come sono impostati e pagati, la partecipazione agli utili e altri bonus possono essere considerati compensi differiti perché generalmente sono pagati a intervalli meno frequenti rispetto al normale stipendio del dipendente. I dipendenti spesso ricevono una retribuzione bonus per il lavoro svolto diversi mesi prima o per il lavoro cumulativo per un periodo di mesi. Molti economisti, tuttavia, sosterrebbero che, sebbene questo soddisfi la definizione tecnica di indennizzo differito perché, in effetti, è ritardato, non è il tipo di pagamento solitamente implicito nel termine. L’eccezione sarebbero le aziende che alimentano i proventi della partecipazione agli utili in un fondo pensione sponsorizzato dall’azienda.
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