Quali sono i diversi tipi di disturbi dell’articolazione?

I disturbi dell’articolazione, noti anche come disturbi fonetici, colpiscono pi? bambini e adulti di quanto la maggior parte delle persone creda. In effetti, solo il 10% circa della popolazione generale mostra un linguaggio perfettamente “normale” in termini di totale assenza di imperfezioni tonali o articolazione e disturbi fonologici. Nei bambini, i disturbi dell’articolazione sono pi? frequentemente associati a disturbi neurologici dovuti a complicazioni alla nascita o condizioni mediche ereditate geneticamente che possono influenzare il linguaggio, come la neurofibromatosi e la fibrosi cistica. Il linguaggio degli adulti, d’altra parte, viene pi? comunemente alterato pi? tardi nella vita a causa di un ictus, un trauma cerebrale o l’inizio della demenza. Tuttavia, i disturbi dell’articolazione possono comparire anche negli adulti e nei bambini senza alcuna causa specifica nota.

La classificazione pi? comune dei disturbi dell’articolazione ? denominata semplicemente disturbi della voce. Sebbene i disturbi della voce includano una gamma pi? ampia di problemi rispetto all’articolazione, alcune di queste difficolt? possono avere un impatto sulla qualit? del parlato come conseguenza secondaria. Ad esempio, una qualit? della voce anormale dovuta a lesioni, malattie o rimozione chirurgica della laringe produrr? probabilmente disturbi dell’articolazione oltre a difficolt? nella regolazione del volume, del tono e del tono del discorso.

Altri disturbi generali del linguaggio che possono influenzare negativamente l’articolazione includono la balbuzie e il disordine, che sono caratterizzati rispettivamente dalla ripetizione involontaria delle parole o da un ritmo disordinato del discorso. Questi fattori sono significativi poich? un’ampia percentuale di persone che presentano tali disturbi presenta anche disturbi dell’articolazione. Inoltre, ? probabile che coloro che hanno difficolt? di ricezione del linguaggio adottino schemi fonetici errati a causa dell’incapacit? di elaborare e apprendere adeguatamente i suoni. Ci? pu? essere dovuto a problemi di udito o all’incapacit? di distinguere le differenze tra suoni particolari. Ad esempio, i bambini con disturbi dell’articolazione hanno spesso problemi con determinate consonanti e possono pronunciarle tutte allo stesso modo in un evento linguistico noto come collasso del fonema.

Allo stesso modo, i disturbi dell’articolazione possono derivare da una compromissione della comprensione del linguaggio a causa di una qualche forma di lesione al cervello, come un ictus. In questi casi, oltre al riconoscimento vocale, spesso si verifica anche l’incapacit? di riprodurre il parlato. Questo tipo di disturbo dell’articolazione acquisito ? noto come afasia. Tuttavia, se il linguaggio diventa affannoso specificamente a causa della difficolt? di deglutizione a causa di un ictus o di un disturbo neurologico, la condizione viene definita disfagia.

La disartria ? un altro disturbo del linguaggio che pu? svilupparsi anche dopo un ictus o una lesione cerebrale. Tuttavia, la disartria produce disturbi dell’articolazione dovuti a debolezza o paralisi dei muscoli facciali. La disartria si verifica anche in quelli con disturbi neurologici progressivi, come il morbo di Parkinson, la paralisi cerebrale o la sclerosi laterale amiotrofica o la malattia di Lou Gehrig.

Mentre i disturbi dell’articolazione possono verificarsi a causa di una variet? di cause, gli scienziati stanno facendo progressi costanti nell’identificazione di fattori genetici specifici. In effetti, il Journal of Neurodevelopmental Disorders ha recentemente pubblicato i risultati di uno studio che faceva parte di un programma ventennale progettato per indagare sulle cause genetiche dei disturbi del linguaggio e del linguaggio. Lo studio ha confermato i risultati precedenti secondo cui tali disturbi sono collegati al gene KIAA20 del cromosoma 0319.