Quali sono i diversi tipi di fluido per via endovenosa?

Ci sono tre tipi chiave di liquido per via endovenosa. Le soluzioni cristalloidi, che includono soluzioni ipotoniche, isotoniche e ipertoniche sono le più comuni, mentre le soluzioni colloidali sono meno diffuse. Il sangue e gli emoderivati ​​vengono somministrati anche tramite terapia endovenosa (IV). Il fluido sostitutivo del sangue sintetico potrebbe diventare un nuovo tipo di fluido per via endovenosa, ma è ancora sperimentale nel 2011.

Molti dei più noti tipi di fluido endovenoso rientrano nella classe generale delle soluzioni cristalloidi. Queste soluzioni contengono sostanze chimiche con piccole molecole che possono facilmente passare attraverso le pareti dei capillari nelle cellule del corpo. I tipi cristalloidi di fluido endovenoso sono divisi in tre gruppi, a seconda che abbiano più, meno o la stessa quantità di elettroliti del plasma, che è il componente liquido primario del sangue.

I fluidi cristalloidi ipotonici, come la soluzione salina a metà forza con sale allo 0.45%, hanno meno elettroliti del plasma e sono spesso usati per idratare i pazienti. I fluidi isotonici corrispondono al livello di elettroliti del corpo. Queste soluzioni, che includono una soluzione di zucchero di destrosio al 5%, una soluzione salina allo 0.9% e la soluzione di Ringer lattato, svolgono una serie di funzioni. I fluidi ipertonici, che hanno alte concentrazioni di elettroliti, includono destrosio al 10% a doppia forza e destrosio al 5% in soluzione salina. Questi fluidi possono riempire i vasi sanguigni fornendo allo stesso tempo zucchero e sono utili nel trattamento dei diabetici. Molti farmaci speciali somministrati per via endovenosa vengono miscelati con uno di questi tipi di liquidi.

Le soluzioni colloidali, come l’albumina e il destrano, trasportano grandi molecole che in genere non possono permeare la parete capillare. Fanno un ottimo lavoro nell’aumentare il volume del sangue sia rimanendo nei vasi che per la loro capacità, simile ai fluidi cristalloidi ipertonici, di estrarre il fluido dal corpo e nel sistema circolatorio. Queste soluzioni tendono ad essere costose e difficili da archiviare e amministrare.

Il sangue e gli emoderivati ​​sono prodotti naturali, ma sono anche frequentemente somministrati attraverso una linea endovenosa e possono anche essere classificati come uno dei tipi di fluido endovenoso. Il plasma può essere utilizzato nelle trasfusioni per sostituire i liquidi mentre i costituenti del sangue come i globuli bianchi e le piastrine possono essere trasfusi per risolvere problemi di salute specifici. Le trasfusioni comportano rischi per la salute oltre ai rischi di altri sostituti di liquidi IV.

Nel primo decennio del 21° secolo iniziò ad emergere un quarto tipo di fluido endovenoso. I fluidi sintetici sostitutivi del sangue avrebbero la capacità di trasportare ossigeno simile a quella dell’emoglobina nei globuli rossi. La speranza è che siano in grado di combinare la praticità e l’accessibilità delle soluzioni di cristalloidi con la capacità di trasportare ossigeno del sangue umano. A partire dal 2011, tuttavia, i fluidi sanguigni sintetici che utilizzano perfluorochimici come vettore di ossigeno rimangono in fase di sperimentazione clinica negli Stati Uniti.