La cognizione è un concetto generale, che ha a che fare con il modo in cui gli umani o altri esseri senzienti pensano, si concentrano, ricordano, pianificano, percepiscono e comprendono. I problemi cognitivi, quindi, sono tutti i problemi in cui una di queste azioni è compromessa. Data la vasta portata delle cose che coinvolge la cognizione, si può quindi capire perché elencare i problemi più comuni con la cognizione è estremamente difficile. Così tante cose possono compromettere brevemente o permanentemente la cognizione che potrebbe essere difficile giudicare esattamente quale di queste cose sia più comune. Per lo meno, è utile discutere alcuni dei problemi cognitivi più comuni.
Poiché parte della cognizione è “concentrazione”, non c’è da meravigliarsi se condizioni come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD/ADD) potrebbero essere tra i problemi cognitivi più comuni. Quasi il 5% degli adulti americani soffre di questa condizione e può interessare circa la stessa percentuale nei bambini in età scolare. Nelle impostazioni scolastiche, si tratta di circa uno o due bambini per classe che potrebbero avere l’ADHD. Questo disturbo illustra un punto importante per quanto riguarda la cognizione; chiaramente non è associato all’intelligenza, dal momento che molti di questi bambini sono molto intelligenti. Eppure l’ADD/ADHD può avere un enorme effetto sulle prestazioni e convincere facilmente i bambini o gli adulti che non sono intelligenti perché devono cercare di competere con il lavoro degli altri pur non avendo un’abilità cognitiva importante.
Un altro dei problemi cognitivi di cui si discute frequentemente è il danno causato dal morbo di Alzheimer. La malattia deteriora gradualmente o rapidamente la memoria e colpisce anche altre aree cognitive. Quando le persone raggiungono la metà dei 60 anni, hanno circa il 10% di probabilità di contrarre questa malattia, e questa percentuale aumenta con l’età, così che all’età di 85 anni c’è circa il 50% di possibilità di essere colpiti dall’Alzheimer. Non è solo questa malattia che può influenzare la memoria; le persone possono soffrire di perdita di memoria a causa di un ictus, a causa dei farmaci che assumono e a causa di condizioni come la chemio cerebrale, che colpisce le persone con cancro.
In effetti, una varietà di malattie, condizioni o farmaci può causare problemi cognitivi. Le donne in menopausa, ad esempio, spesso riferiscono disturbi cognitivi. Le persone con malattie mentali, anche se trattate con farmaci, possono avere difficoltà in una o più aree cognitive e lo stress cronico influisce sulla capacità di fare cose come pianificare o ricordare in modo efficace. Coloro che soffrono di ictus possono avere un impatto significativo sull’elaborazione del linguaggio, sulla memoria, sulla concentrazione e in altre aree. L’insonnia e altri disturbi del sonno giocano un ruolo nella creazione di problemi cognitivi come mancanza di concentrazione, memoria ridotta e incapacità di pianificare in modo efficace.
Ciò che questi esempi dicono sui problemi cognitivi è che molte persone possono incontrarli, a breve o lungo termine. La cognizione alla massima capacità è una cosa fragile che può essere facilmente ridotta da un’ampia varietà di fattori. Sono chiaramente necessari ulteriori studi in questo settore per capire come gli esseri umani possono vivere meglio con deficit cognitivi o trovare metodi per ripristinare la funzione.