Quali sono i segni di autolesionismo adolescenziale?

Gli adolescenti che si autolesionano mostrano segni e comportamenti modellati. Spesso hanno difficoltà con le relazioni e trovano scuse per mantenersi socialmente isolati. Non è raro che gli adolescenti autolesionisti mostrino cambiamenti significativi nella personalità, nelle abitudini del sonno e nel rendimento scolastico. Molti adolescenti che si impegnano in comportamenti autolesionisti dimostrano anche una significativa perdita di interesse per le attività che un tempo amavano.

L’autolesionismo negli adolescenti può variare dall’autolesionismo all’automutilazione. Gli individui che si autolesionano spesso tengono segrete le loro ferite e trovano scuse se le loro azioni dannose vengono scoperte. Frequentemente associato a diagnosi psichiatriche, come depressione e disturbo borderline di personalità, l’autolesionismo adolescenziale può richiedere il ricovero in ospedale se le proprie azioni mettono in pericolo in modo significativo il proprio benessere.

I metodi di autolesionismo adolescenziale variano per modalità e gravità. Sebbene il taglio sia considerato il più comune, è possibile che gli adolescenti si impegnino in molteplici comportamenti autolesionistici. Gli individui possono colpire, mordere o avvelenarsi. Bruciarsi, grattarsi o strapparsi i capelli intenzionalmente non è raro per gli adolescenti che si abusano di sé stessi. Non è raro che gli adolescenti autolesionisti ingeriscano oggetti inanimati che hanno il potenziale di nuocere, comprese biglie o lamette.

I comportamenti autolesionistici sono solitamente agiti su aree del corpo che sono facili da nascondere. L’abbigliamento è un mezzo primario per mantenere segreti i comportamenti autolesionistici. Ad esempio, gli adolescenti che si tagliano di solito infliggono lesioni alle braccia, al busto o alle gambe, che possono essere coperte da una felpa o pantaloni.

C’è una distinzione significativa tra suicidio e autolesionismo. L’obiettivo dell’autolesionismo degli adolescenti non è quello di porre fine alla propria vita; è un tentativo di far fronte semplicemente al trauma e ai fattori di stress della vita. Gli individui che si impegnano in comportamenti autolesionisti sono spesso personalità depresse o borderline che non possiedono adeguate capacità di coping. L’autolesionismo adolescenziale può aumentare il rischio di infezione, sfregio o suicidio accidentale.

Le cause dell’autolesionismo adolescenziale sono diverse quanto i metodi. Non esiste un unico fattore scatenante noto per il comportamento autoaggressivo. Gli adolescenti che si feriscono intenzionalmente considerano le loro azioni un’autopunizione per colpe, colpe o responsabilità percepite associate a traumi o situazioni spiacevoli nella loro vita. Fare del male a se stessi è spesso visto come un mezzo per mantenere un certo senso di controllo quando tutto nella propria vita sembra andare fuori controllo.

Non esiste un approccio consolidato per il trattamento dell’autolesionismo adolescenziale. Se c’è una diagnosi di base, come la depressione, i farmaci possono essere usati per stabilizzare l’umore dell’individuo. Casi estremi di autolesionismo adolescenziale possono richiedere il ricovero in ospedale per mantenere l’individuo al sicuro. La terapia può essere raccomandata per educare l’adolescente sulle abilità di coping sane e migliorare la sua autostima. L’obiettivo del trattamento è eliminare i comportamenti autolesionistici e ridurre al minimo il rischio di ricaduta.