Quali sono le regole di ingaggio?

Le regole di ingaggio (ROE) determinano quando, dove e come utilizzare la forza. Sono preziosi in quanto standardizzano le regole di condotta in situazioni di guerra. Questa standardizzazione non solo aiuta i militari a operare in modo più efficace, ma consente anche ai funzionari governativi non militari di coordinare la politica e la pianificazione strategica, poiché le regole sono formulate su una serie di scenari realistici.

Ci sono poche preoccupazioni chiave su cui si basano le regole di ingaggio militari. La principale sono le circostanze intorno alle quali dovrebbe essere usata la forza. Altre preoccupazioni sono contro chi dovrebbe essere dimostrata la forza militare e l’estensione della forza che dovrebbe essere mostrata.

Inoltre, ci sono due tipi di errori che possono verificarsi con le regole. Il primo, noto come Tipo I, si verifica quando la quantità di forza che può essere mostrata è limitata al punto da impedire il raggiungimento degli obiettivi. Una forza eccessiva è nota come errore di tipo II.

Un esempio di errore di tipo I è la crisi affrontata dalla Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Ruanda (UNAMIR). Presente in Ruanda dal 1993 al 1996 e composta principalmente da soldati belgi, l’UNAMIR intendeva attuare gli accordi di Arusha per stabilizzare la pace tra i due gruppi etnici in Ruanda, hutu e tutsi. All’inizio della guerra civile tra i gruppi, tuttavia, le truppe UNAMIR, a causa delle restrizioni all’interno della carta delle Nazioni Unite riguardanti le regole di ingaggio e lo scopo pacifico della missione, hanno dovuto consegnare le armi alle forze ribelli mentre erano assediate dal fuoco per oltre due giorni. Invece di ristabilire la pace, le Nazioni Unite non hanno potuto impedire il genocidio ruandese poiché ha dovuto affrontare una carenza di truppe. Il Belgio ha ritirato le sue truppe per evitare ulteriori imbarazzo internazionale.

Un errore di tipo II è evidente nella guerra in Iraq iniziata nel marzo 2003. Mentre i soldati americani continuavano a combattere gli insorti, anche dopo aver cacciato il regime di Saddam Hussein, le regole sono diventate sempre più ambigue. Quelli usati dagli insorti hanno uno scopo: prevenire un senso di sicurezza che potrebbe derivare dal governo iracheno appena formato. Di conseguenza, hanno usato tattiche come sparare a civili disarmati, compresi bambini, e attentati suicidi.