La memoria è la linfa vitale di molti computer prodotti oggi. I sistemi operativi e altre applicazioni create per migliorare l’esperienza dell’utente e fornire accesso istantaneo all’elaborazione di testi e ai browser Internet richiedono quantità crescenti di memoria per creare l’esperienza dell’utente a cui molti di noi sono abituati.
Non è sempre stato così; tuttavia, i primi computer erano spesso molto grandi e avevano una capacità di elaborazione minima. Il meccanismo di input era una serie di schede di carta che l’utente doveva perforare per rappresentare i dati che il computer doveva elaborare. Questi primi computer furono costruiti per lavorare su problemi specifici o risolvere certi tipi di equazioni e non molto altro.
I primi computer utilizzavano schede perforate per l’input e avevano una memoria molto limitata per l’elaborazione. La memoria media nei primi computer era compresa tra tre e quarantacinque kilobit. La memoria è stata utilizzata per memorizzare i dati nell’elaborazione delle equazioni lineari e i risultati sono stati quindi stampati in formato binario.
Rispetto ai computer oggi disponibili, i primi computer non sembrano molto avanzati tecnologicamente, ma all’epoca in cui furono creati questi primi computer erano capolavori di ingegneria. Molti dei concetti creati durante la costruzione dei primi computer sono ancora in uso nella moderna tecnologia informatica.
Il computer Atanasoff-Berry, considerato il primo computer in assoluto, ha introdotto tre concetti – utilizzando cifre binarie per rappresentare tutti i dati, elaborazione di calcoli con componenti elettronici anziché meccanici e elaborazione e archiviazione separate – utilizzati nei computer oggi disponibili. L’ABC aveva un enorme 3000 bit di memoria che gli permetteva di elaborare sessanta elementi contemporaneamente. Altri primi computer avevano più memoria, alcuni arrivavano fino a quarantacinque kilobit, il che permetteva loro di elaborare molte più parole di dati in un lasso di tempo più breve, aumentando la velocità di elaborazione complessiva del sistema.
La memoria nei primi computer era una delle poche piccole cose su di loro, rispetto a quella che abbiamo oggi a disposizione. La dimensione di questi primi computer era molto grande, di solito grande quanto una scrivania o persino una stanza.
Negli ultimi cinquanta-sessanta anni, la tecnologia introdotta nei primi computer è stata messa in ombra da pulsanti di avvio, elaboratori di testi e telefoni wireless che fanno di tutto, dalle chiamate alla navigazione in Internet con gigabit di memoria apparentemente infiniti a disposizione. Senza i primi computer e la loro capacità di fare semplici calcoli, la tecnologia che usiamo oggi potrebbe non essere così avanzata come è diventata.