Quanto sono comuni l’ipocalcemia e l’ipercalcemia?

In pazienti altrimenti sani, l’ipocalcemia e l’ipercalcemia sono condizioni relativamente rare. Un corpo sano è solitamente in grado di regolare il livello di calcio nel sangue senza alcuna difficoltà, anche se ci sono malattie che possono far aumentare o diminuire i livelli di calcio. I pazienti con determinati disturbi, come problemi alle paratiroidi, insufficienza renale o alcuni tipi di cancro, possono sperimentare una di queste condizioni, a seconda della natura della malattia. Il rischio sia di ipocalcemia che di ipercalcemia è maggiore nei pazienti anziani e l’incidenza di ipocalcemia è maggiore nella medicina pediatrica, specialmente tra i neonati.

I problemi con la ghiandola paratiroidea sono rari, interessando solo circa 25 pazienti su 100,000, ma spesso portano a ipocalcemia e ipercalcemia. Questa ghiandola è parzialmente responsabile del mantenimento dell’equilibrio di numerosi minerali ed enzimi, incluso il calcio. L’assenza di ormoni rilasciati da questa ghiandola, che si verifica più frequentemente quando la ghiandola viene rimossa durante un’operazione sulla ghiandola tiroidea, fa sì che le ossa trattengano il calcio anziché consentire a parte di esso di rimanere nel flusso sanguigno, con conseguente ipocalcemia. Una ghiandola paratiroidea iperattiva può far perdere troppo calcio alle ossa, provocando la condizione opposta, l’ipercalcemia.

La malattia renale e il cancro dei reni possono anche portare a ipocalcemia e ipercalcemia. Queste malattie colpiscono circa il 10% della popolazione adulta, sebbene la percentuale di persone con ipocalcemia o ipercalcemia a causa di queste malattie sia inferiore. I problemi ai reni possono portare a ipocalcemia e ipercalcemia perché, se i reni non funzionano correttamente, possono consentire a troppo calcio di lasciare il corpo attraverso l’urina o riassorbire troppo del minerale nel corpo.

L’ipocalcemia è rara in pediatria e l’ipercalcemia è raramente osservata. L’ipocalcemia è frequente nei bambini nati troppo presto o troppo piccoli. Circa il 30% dei bambini nati con un peso alla nascita inferiore a 3.3 libbre (1,500 grammi) e l’89% di quelli nati prima della 32a settimana di gestazione hanno concentrazioni molto basse o nessun calcio nel sangue.

In geriatria, la prevalenza sia dell’ipocalcemia che dell’ipercalcemia è maggiore di quella osservata nella popolazione adulta. Sebbene ancora non comuni, i pazienti anziani sono a maggior rischio di disturbi che portano a livelli di calcio nel sangue elevati o impoveriti. I pazienti con qualsiasi forma di cancro hanno anche maggiori probabilità di sviluppare ipocalcemia e ipercalcemia, che si verifica tra il 20% e il 40% dei malati di cancro. I pazienti che hanno subito un intervento chirurgico o una lesione in cui un osso è stato danneggiato corrono un grande rischio di sviluppare ipocalcemia, poiché l’osso ferito ha bisogno di ulteriore calcio per ripararsi.