Come si usa Butterbur per l’emicrania?

Se sei interessato a usare il butterbur per l’emicrania, ci sono alcune cose da considerare. Dal momento che è una profilassi, in genere vorrai prendere il butterbur solo se soffri di emicranie paralizzanti su base regolare. I criteri suggeriti per l’assunzione di farmaci profilattici contro l’emicrania includono la frequenza del mal di testa, se sono debilitanti e se si assumono regolarmente farmaci per il mal di testa acuto come risposta. Un altro motivo per prendere il butterbur per l’emicrania è se i farmaci acuti comuni sono controindicati a causa di reazioni avverse o altri fattori.

Per giustificare l’assunzione di una profilassi come il butterbur per l’emicrania, in genere è necessario sperimentare attacchi frequenti. Più di due emicranie al mese spesso giustificano un regime preventivo di trattamento. Se ti ritrovi debilitato per più di tre giorni al mese, ciò può anche indicare che dovresti fare una profilassi. Un altro indicatore è se l’emicrania interferisce con la tua capacità di affrontare la vita quotidiana, che è un giudizio che solo tu puoi dare.

Butterbur è raccomandato per l’uso come profilattico, quindi in genere deve essere assunto regolarmente indipendentemente dal fatto che si verifichi un’emicrania. La sostanza può iniziare a funzionare completamente solo dopo diversi mesi di dosaggi regolari, quindi in genere non puoi prendere il butterbur per l’emicrania alcune volte e aspettarti un risultato positivo. Se scopri che la tua incidenza di emicrania è diminuita dopo diversi mesi, potresti considerare di ridurre l’assunzione della sostanza. Butterbur è disponibile sia come capsula che come estratto, quindi è meglio scegliere il metodo con cui ti senti più a tuo agio.

La pianta del farfaraccio è stata utilizzata per migliaia di anni nella medicina erboristica tradizionale, sebbene solo di recente sia stata raffinata per il trattamento dei sintomi dell’emicrania. Alcuni dei componenti attivi della pianta includono sesquiterpeni come petasina e isopetasina. La pianta comprende anche varie sostanze tossiche, come gli alcaloidi che possono causare danni al fegato. Quando si assume il butterbur per l’emicrania, è una buona idea verificare se tali composti velenosi sono stati rimossi dal medicinale.

Numerosi studi hanno indicato che il butterbur può prevenire efficacemente l’emicrania e l’estratto può anche ridurre l’incidenza della febbre da fieno. In alcuni studi, i migliori risultati dell’uso del butterbur per l’emicrania sono venuti dai casi più gravi, in cui gli individui soffrivano di mal di testa cronici e debilitanti. Se soffri di questi tipi di mal di testa ricorrenti e prendi il tempo necessario per verificare la sicurezza del particolare composto medicinale, potresti trarre beneficio dall’assunzione di butterbur per l’emicrania.