L’inquinamento atmosferico può essere definito come qualsiasi materiale nocivo presente nell’atmosfera terrestre. Le cause di tale inquinamento, quindi, sono molteplici e molto variegate. Alcune fonti sono naturali, come il vulcanismo o gli incendi boschivi provocati dai fulmini, mentre altre sono provocate dall’attività umana, come la combustione di combustibili fossili. Sebbene la terra abbia meccanismi incorporati per eliminare l’inquinamento atmosferico, di solito è meglio per tutti gli esseri viventi ridurre la quantità di sostanze inquinanti rilasciate nell’aria per cominciare.
Le cause più note e pervasive dell’inquinamento atmosferico sono di origine antropica. La combustione di prodotti petroliferi è una causa di inquinamento molto comune, soprattutto nelle aree metropolitane. Questo inquinamento deriva da fattori chimici presenti quando questi combustibili bruciano. Quando gli idrocarburi come la benzina vengono bruciati, producono anidride carbonica e vapore acqueo. La combustione incompleta porta anche alla creazione di monossido di carbonio come sottoprodotto.
L’anidride carbonica e il monossido di carbonio sono entrambi considerati inquinanti. Inoltre, nessun combustibile fossile è perfettamente puro e nessun motore è perfettamente efficiente, quindi anche piccole particelle di fuliggine vengono rilasciate nell’atmosfera, insieme a tracce di altre sostanze indesiderabili. Altre cause antropiche di inquinamento atmosferico includono le emissioni di ciminiere da fabbriche e centrali elettriche. Le sostanze emesse da queste fonti possono includere anidride solforosa e biossido di azoto, responsabili della formazione delle piogge acide.
Mentre l’inquinamento atmosferico causato dall’uomo presenta rischi per la salute, le fonti naturali di inquinamento atmosferico possono essere ugualmente pericolose a volte. Queste fonti includono la polvere raccolta dall’erosione del vento, l’emissione di metano da parte del bestiame e il fumo degli incendi. Le eruzioni vulcaniche sono forse la più grande singola fonte di inquinamento atmosferico, naturale o causato dall’uomo, con cui l’uomo abbia mai avuto a che fare. Questi possono produrre nuvole di ceneri vulcaniche abrasive e altre sostanze nocive come cloro e zolfo.
In particolare, l’eruzione del Monte Tambora in Indonesia nel 1815 ha inviato una quantità così grande di gas nocivi e particolato nell’atmosfera, che a molta energia solare è stato effettivamente impedito di raggiungere la superficie terrestre. Di conseguenza, nel 1816 si verificarono carestie diffuse in tutto il mondo. Nevicate marroni e rosse furono osservate anche in Europa, a causa della presenza di cenere vulcanica nell’atmosfera. Un gelo mortale nel luglio del 1816 portò anche a massicci fallimenti del raccolto negli Stati Uniti nordorientali, portando a riferimenti colloquiali al 1816 come “The Year Without a Summer” e “Eighteen Hundred And Froze To Death”.