Cosa succede alle persone dopo un “incontro con Dio”?

Si dice che non ci siano atei nelle trincee, ma potrebbe anche essere vero che pochissimi atei rimangono così dopo un incontro personale con la “realtà ultima” o Dio. Secondo una recente ricerca condotta dalla Johns Hopkins University School of Medicine, più di due terzi degli atei che hanno avuto tali esperienze, sia spontaneamente che indotte da sostanze psichedeliche, cambiano opinione sull’esistenza di un creatore. Inoltre, la maggior parte dei partecipanti allo studio, indipendentemente dalle loro credenze religiose originali, ha affermato di aver sperimentato benefici psicologici di lunga durata dopo il loro incontro con il divino. Tali effetti positivi includono trovare uno scopo nella vita ed essere felici. I risultati si basavano sui dati raccolti da 4,285 persone provenienti da tutto il mondo, sebbene la maggior parte degli intervistati fossero uomini bianchi. Le informazioni sono state raccolte tramite due sondaggi online di 50 minuti che hanno chiesto dettagli sull’incontro, che avrebbe potuto essere con un “potere superiore”, incluso Dio, o con un emissario divino, come un angelo. Sebbene i ricercatori abbiano concluso che tali incontri di solito portassero a benefici per la salute mentale a lungo termine, hanno anche avvertito che poiché il sondaggio si basava sull’auto-segnalazione, potrebbero esserci parzialità e imprecisioni nei risultati.

Le basi della non credenza:

Secondo il Pew Research Center, il 4% degli adulti americani si identifica come ateo e il 5% si considera agnostico.
L’Europa occidentale ha una percentuale relativamente alta di atei, inclusa la Repubblica Ceca, in cui il 25% degli adulti afferma di non credere in Dio.
In alcuni paesi, l’ateismo è illegale e può essere punito con la morte, incluso in Afghanistan, Arabia Saudita, Iran e molte altre nazioni.